Bullismo e violenze ai danni di un ragazzino portatore di handicap. È l’ennesima, terribile storia, che ha dei ragazzini per vittime e carnefici. L’orrore questa volta ha avuto luogo a Sant’Antimo. Per la vicenda sono indagati tre ragazzi di 20, 19 e 18 anni, uno dei quali minorenne all’epoca dei fatti. Sono ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro e a vario titolo, di atti persecutori e violenza sessuale di gruppo in danno di un minore, con l’aggravante di aver agito approfittando della debolezza psichica e del ritardo cognitivo della vittima. Si trovano adesso in carcere.
L’attività di indagine ha permesso di raccogliere elementi nei riguardi dei tre indagati, compagni di scuola della vittima. I fatti sarebbero avvenuti lo scorso marzo ed emersi solo in seguito al successivo intervento della madre della vittima, che ha denunciato tutto ai carabinieri. I bulli avrebbero, con ripetute aggressioni fisiche, violenze verbali, ingiurie, offese, insulti ed atti denigratori (sputi, palpazioni genitali, gli avrebbero anche urinando addosso), causato nella vittima un grave stato di ansia e paura. Alcuni episodi sarebbero stati anche ripresi con degli smartphone.
Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania, è stato tra le prime figure politiche regionali a commentare la vicenda. Queste le sue parole: “Gli autori dell’orrore che si è consumato ai danni di un minore disabile impone la linea dura nei confronti di chi non si può considerare altro che una bestia. Questi giovani criminali vanno puniti pesantemente e resi inoffensivi. E per farlo, come da sempre chiede la Lega, non c’è altra strada da percorrere che quella della castrazione chimica”. “Grazie ai carabinieri per il lavoro svolto e per aver assicurato alla giustizia i responsabili di questo gravissimo e vile atto, la nostra vicinanza e solidarietà al ragazzo vittima delle violenze e ai suoi familiari”, conclude.