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CAIVANO. La Corte dei Conti indaga l’ex Sindaco Tonino Falco e sei dei suoi assessori. Tutti i nomi

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CAIVANO continua a far parlare di sé. Un’altra indagine e altri personaggi politici raggiunti da provvedimenti della Magistratura. Questa volta è la Corte dei Conti che va a spulciare i motivi e i colpevoli del vero dissesto finanziario dell’ente comunale.

Notizia di questa mattina è quella che vede l’ex Sindaco Tonino Falco protagonista, insieme a sei dei suoi assessori, accusato di aver condotto al tracollo finanziario il Comune attraverso una «gestione disinvolta dei fondi pubblici», che avrebbe anche creato un «terreno favorevole allo sviluppo della criminalità organizzata».

I provvedimenti della Procura regionale della Corte dei Conti della Campania riguardano l’ex sindaco Antonio Falco, per il quale si chiede la condanna al pagamento di 69.205,2 euro mentre si chiede la condanna al pagamento di 31.142,4 euro per gli ex assessori Francesco Casaburo, Bartolomeo Perna, Enzo Pinto e Vincenzo Semonella, Antonio De Rosa e Giulio Di Napoli.

Oltre alle sanzioni pecuniarie la Procura ha inoltrato anche la richiesta di applicazione, per tutti, della sanzione interdittiva di cui all’art. 248 del TUEL, comma 5, la quale prevede l’impossibilità di ricoprire, per un periodo di dieci anni, incarichi di assessore, di revisore dei conti di enti locali e di rappresentante di enti locali presso altri enti, istituzioni ed organismi pubblici e privati.
L’ udienza pubblica di discussione del ricorso sarà celebrata nel Gennaio 2024.

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