Cronaca

Guerra in Israele, interviene l’Onu: “Sono passati 30 giorni, tutto questo deve finire”

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Prosegue senza sosta la guerra tra Israele e Hamas, che vede ora impegnata in prima linea anche diciotto agenzie delle Nazioni Unite, tra le quali i vertici dell’Ocha, dell’Unicef, del Programma alimentare mondiale, dell’Oms e di Care International, le quali hanno firmato un appello congiunto per un “immediato cessate il fuoco umanitario” a Gaza.

In particolare, si tratta di una dichiarazione congiunta, in cui si esprime profonda indignazione per il drammatico bilancio delle vittime civili nel conflitto. Ecco l’appello:

“Da quasi un mese, il mondo osserva l’evolversi della situazione in Israele e nei Territori palestinesi occupati con shock e orrore per il numero vertiginoso di vite perse e dilaniate. Secondo le autorità israeliane, in Israele sono state uccise circa 1.400 persone, per lo più civili e migliaia sono rimaste ferite. Più di 200 persone, compresi bambini, sono state prese in ostaggio. I razzi continuano a traumatizzare le famiglie. Decine di migliaia di persone sono state sfollate. Questo è orribile”.

Inoltre, nell’appello si chiede ad Hamas di rilasciare gli oltre 240 ostaggi che ha preso durante l’attacco, e si esortano entrambe le parti a rispettare gli obblighi derivanti dal diritto internazionale anche in guerra. Intanto, nelle ultime 48 ore, a Gaza sono morti altri cinque operatori delle Nazioni Unite, portando a 79 il totale delle vittime Onu.

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