Blitz della Guardia di Finanza di Treviso, che ha scoperto un giro di fatture false per oltre 39 milioni di euro, utilizzate per evadere 7 milioni di euro di Iva nel commercio delle bevande.
In particolare, sarebbero 10 le persone indagate tra le province di Treviso, Monza-Brianza, Roma e Salerno, accusate di associazione per delinquere, emissione e contabilizzazione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione.
Stando ad una prima ricostruzione, le Fiamme Gialle hanno accertato la vendita delle bevande di provenienza comunitaria, le quali venivano fatte transitare attraverso imprese cartiere quasi tutte con sede a Roma, che poi cedevano la merce sottocosto alle aziende che avevano di fatto i rapporti con i fornitori esteri, omettendo ogni obbligo di dichiarazione e di versamento delle imposte.
Inoltre, un ruolo fondamentale era svolto da tre persone della provincia di Roma, che avevano costituito le imprese cartiere intrattenendo rapporti con notai e commercialisti, i quali provvedevano alla ricerca dei vari prestanome nullatenenti da utilizzare come soci o amministratori delle varie aziende.