POZZUOLI – Notizia di poche ore fa quella che vede il passaggio dell’ex Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia dalle fila del PD alla corte di Ettore Rosato.
Infatti l’ex sindaco puteolano ha appena firmato la propria adesione alla corrente di Ettore Rosato che fuoriuscito da Italia Viva sta tentando, attraverso una propria corrente associativa e politica di approdare a sua volta alla corte di Carlo Calenda con Azione. Un’azione – mi scuserete il gioco di parole – quella dell’ex sindaco di Pozzuoli, che mette ancor di più in risalto il decadimento del partito della Schlein che, mentre pensa che il commissariamento in Campania sia la soluzione, nella stessa regione non mancano momenti di fibrillazione con gli esponenti che una volta erano considerati punti di riferimento.
In realtà le frizioni tra il PD e Figliolia nascono ai tempi dell’ultima campagna elettorale quando gli Stati generali del partito misero la segreteria cittadina davanti ad una scelta, date le vicissitudini giudiziarie dell’ex primo cittadino di Pozzuoli.
La scelta era o deporre il nome di Figliolia per opportunità etico-politica o candidarlo e rinunciare al simbolo. Ovviamente i fedelissimi, compreso l’ex Sindaco, scelsero la seconda strada e da allora non sono mancati ulteriori momenti di fibrillazione all’interno del partito.
Da qui la scelta di Figliolia di cambiare aria e cercare di fare la parte del leone in un partito minore piuttosto che essere considerato l’ultima ruota del carro in uno strutturato come il PD.
A mettere il carico da cento sulla questione si mette anche la concorrenza territoriale rappresentata dal Sindaco Manzoni che non solo rivendica la sua appartenenza al partito democratico ma anche il suo peso elettorale che ad oggi è di gran lunga maggiore rispetto a quello dell’ex Sindaco.
Adesso non resta che aspettare le prossime mosse della delfina dell’ex fascia tricolore Marzia Del Vaglio, dato che lei è anche membro dell’Assemblea Nazionale del PD. Cosa sceglierà di fare, restare fedelissima dell’ex Sindaco o cercare di rappresentare ancora il territorio all’interno dell’Assemblea dem, con la conseguente probabilità di restare a secco di consensi? Lo scopriremo solo vivendo.