Cronaca

Camorra, Tony Colombo e Di Lauro respingono le accuse: “Non c’entriamo nulla”

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Si sono svolti in queste ore gli interrogatori relativi al blitz contro il clan Di Lauro della scorsa settimana, nel quale sono finiti in manette il secondogenito del boss, Vincenzo, oltre al cantante Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli.

Pertanto, la linea difensiva adottata dai legali dei principali indagati, ha fornito nuovi particolari alla vicenda. Infatti, Colombo ha dichiarato di non aver nulla a che fare con la Camorra e ha respinto tutte le accuse.

Innanzitutto, egli ha parlato prima del marchio ‘Corleone’, affare che secondo l’accusa avrebbe gestito insieme a ‘F2’, spiegando di conoscere Di Lauro ma di non aver nessun contatto con il clan, visto che con il secondogenito del boss è solo un rapporto d’affari.

Invece, per quanto concerne il secondo affare, ossia la fabbrica di sigarette di contrabbando, egli ha dichiarato di aver dato solo un apporto morale in quanto era impegnato un parente, Raffaele Rispoli, ma di non aver mai investito soldi.

Inoltre, anche Di Lauro ha respinto le accuse non rispondendo alle domande del Gip, ma affidandosi ad una dichiarazione spontanea. In particolare, egli ha spiegato di essere solo un imprenditore che porta un cognome pesante, dichiarandosi colpevole per quanto riguarda la fabbrica di sigarette, ma che si trattava solo di un piacere.

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