Maxi operazione da parte dei carabinieri della stazione di Napoli-Marianella, che nel corso della mattinata odierna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in stato di libertà neo confronti di 23 persone.
In particolare, i destinatari del provvedimento, sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alle truffe assicurative con fraudolento danneggiamento di beni assicurati e ricorso a certificati medici falsi rilasciati da medici compiacenti, riciclaggio, indebita percezione del Reddito di Cittadinanza e furto aggravato.
Pertanto, le indagini hanno consentito di accertare i ruoli ben definiti all’interno del sodalizio, composto da due avvocati e diversi medici, tra cui quattro in servizio presso i P.S. degli ospedali di Marcianise e San Giovanni di Dio a Frattamaggiore, mentre altri due operavano in centri privati.
Il loro modus operandi prevedeva un’iniziale fase di pianificazione della dinamica del sinistro, con l’individuazione delle parti da coinvolgere, dei finti testimoni, del medico e del Pronto Soccorso di riferimento da cui farsi rilasciare referti per inesistenti lesioni.
In seguito, venivano coinvolti i sanitari dei centri diagnostici e dei poliambulatori presso i quali venivano effettuate le visite successive a quelle di Pronto Soccorso, ed i carrozzieri compiacenti che avevano il compito di predisporre la documentazione falsa relativa ai danni subiti dai veicoli coinvolti, in maniera compatibile con le lesioni riscontrate.
A quel punto entravano in scena gli avvocati, i quali istituivano pratiche per falsi sinistri stradali e concordavano dichiarazioni testimoniali da parte di due soggetti risultati poi inesistenti. Infine il profitto, una volta incassato, veniva poi movimentato e prelevato in maniera frazionata. Inoltre, è stata documentata anche l’indebita percezione del Reddito di Cittadinanza da parte di due degli indagati, per un ammontare complessivo di oltre 20mila euro.