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Cronaca

Blitz della Squadra Mobile, arrestato figlio del boss dei Casalesi: la situazione

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Blitz della Squadra Mobile di Caserta, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di M.E., gravemente indiziato del reato di associazione di tipo mafioso.

In particolare, le indagini hanno consentito di ricostruire il riassetto del clan dei Casalesi e i legami emersi tra i diversi gruppi confederati, operanti ciascuno nella propria zona.

Pertanto, in una prima fase dell’indagine è emerso che un primo gruppo composto da sei soggetti, attivo nel settore delle estorsioni e delle armi, i cui componenti sono stati catturati nel luglio 2021 e già raggiunti da sentenza di condanna.

In seguito, nelle fasi successive, è stato possibile accertare che il clan dei Casalesi ha sempre continuato a essere operativo, nonostante le numerose condanne rimediate da alcuni componenti e la decisione di altri di collaborare. In tale contesto è emersa la figura di M.E., figlio di un esponente di spicco della fazione Schiavone del clan dei Casalesi, attualmente detenuto e sottoposto a regime dell’articolo 41 Bis dell’ordinamento penitenziario.

L’arrestato ha partecipato al sodalizio criminale con un ruolo direttivo, rappresentando il vero e proprio referente del clan per i traffici di droga, le estorsioni ai commercianti, il noleggio delle auto e le truffe relative al bonus 110% nel territorio di San Cipriano d’Aversa. Egli, si avvaleva della collaborazione di altri 5 soggetti, anch’essi indagati nel medesimo procedimento.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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