Era il gennaio 2023, quando una ragazzina di 11 anni veniva violentata da un 25enne residente a Varese. La piccola sarebbe stata prima adescata su Snapchat e poi convinta ad andare a casa del ragazzo, dove si è poi consumata la violenza.
Stando alle prime informazioni, la giovanissima avrebbe raccontato tutto alla madre e alla sorella, riferendo loro di essere stata costretta ad avere un rapporto sessuale completo con quel ragazzo, che le disse di avere molti anni di meno.
Tuttavia, il 25enne è in carcere da gennaio e il giudice ha anche respinto l’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa. In particolare, nei suoi dispositivi elettronici erano stati rinvenuti anche files pedopornografici, oltre alle foto che si faceva inviare dalla vittima.
Ecco quanto dichiarato dall’avvocato di parte civile Massimo Tatti:
“Stiamo parlando di una vicenda gravissima, nella quale la serenità della giovanissima vittima dev’essere tutelata”.
Inoltre, la mamma della bambina sarebbe stata indagata per omesso controllo sulla minore, e il legale ha così spiegato:
“Fascicolo tutt’ora aperto, che spero venga chiuso il prima possibile con l’archiviazione. Parliamo di una mamma lavoratrice che non aveva alternative e che appena ha scoperto i fatti ha immediatamente denunciato”.
