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Cronaca

Napoli, dottoressa del Santobono minacciata e aggredita dal padre di una paziente

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Ennesima aggressione al personale sanitario avvenuta presso l’ospedale Santobono di Napoli, dove una dottoressa è stata aggredita verbalmente e minacciata dal padre di una paziente, perché in attesa da appena 13 minuti.

Inoltre, la donna è stata colta da un malore che l’ha costretta a lasciare momentaneamente il lavoro, per essere a sua volta soccorsa. Ecco il post pubblicato dall’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’, che per primo ha riportato la notizia:

“Ancora una volta, mi trovo costretta a rivolgermi a voi, ancora una volta sono qui a parlarvi dell’ennesima aggressione avvenuta al Pronto Soccorso del Santobono. Stamane, alle ore 8 circa, giungeva al nostro triage un piccolo paziente per riferita febbre da poche ore, viene normalmente registrato e gli viene assegnato un codice verde, in quanto i parametri vitali erano tutti nella norma, nessun parametro alterato e il bambino non era sofferente”.

“Alle 8.13, quindi dopo ben 13 minuti, il padre del piccolo paziente decide di far irruzione all’interno del box visite, iniziando ad insultare verbalmente con parole scurrili e minacce verbali di aggressione fisica, sessuale e di morte la dottoressa in questione. Nonostante il repentino intervento delle guardie giurate di turno, il gentil padre ha continuato ad inveire contro la dottoressa la quale ha avuto un malore e si è trovata costretta a doversi refertare e ad abbandonare il proprio posto di lavoro per recarsi presso altro ospedale, e successivamente al Commissariato per svolgere doverosa denuncia”.

“Il gentil padre ha ben pensato che 13 minuti di attesa erano troppi da aspettare. Ha ben pensato che aggredendo il medico avrebbe ottenuto una visita in minor tempo, ha ben pensato che così facendo le attese nei Pronto Soccorso diminuiranno. Non ha messo in conto però, che così facendo, continuando ad aggredire il personale sanitario le attese non diminuiranno ma aumenteranno, perché a breve non ci sarà più abbastanza personale sanitario da garantire il servizio pubblico”.

“Sono qui, a nome di tutti i miei colleghi infermieri, medici e OSS a chiedere, ancora una volta, aiuto a chi di dovere. Abbiamo bisogno di personale, abbiamo bisogno di un drappello che ci tuteli e ci aiuti a garantire il pubblico servizio, abbiamo bisogno che il territorio inizi a lavorare meglio, abbiamo bisogno che i pediatri visitino i loro assistiti, SEMPRE. Siamo saturi, stanchi”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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