CAIVANO – Dal dispositivo del fermo redatto dalla DDA di Napoli e che ha visto coinvolti nove personaggi caivanesi tra politici, funzionari, tecnici e criminali, spunta anche la nomina concordata con il clan dell’Assessore Domenico Zippo.
L’interesse della criminalità organizzata sul territorio, ossia del clan Gallo-Angelino che aveva creato un “sistema” di estorsioni/mazzette tra imprenditori e politici è stato anche quello della nomina di figure dirigenziali compiacenti, che in alcun modo potessero ostacolare i loro programmi delittuosi.
A tal proposito fu intercettata una conversazione dagli inquirenti dove partecipavano anche Ciccarelli Carlo, fratello di Ciccarelli Antonio (alias munnezza), Ciccarelli Domenico (alias caciotta) e Ciccarelli Giovanni (alias Giannino) quasi tutti detenuti e reggenti del clan Ciccarelli-Sautto.
La conversazione iniziava col consigliere Giamante Alibrico che, rivolgendosi a Vincenzo Zampella gli riferiva che c’era bisogno di cercare qualcuno a cui affidare l’incarico ex art. 110 del TUEL per il settore dei Lavori Pubblici al Comune di Caivano. Secondo l’ex Consigliere di Italia Viva la figura da ricercare doveva essere tra qualche professionista che fosse in buoni rapporti con lo stesso Zampella e quindi a lui gradito.
Il consigliere incalza mostrandosi propenso a caldeggiare la nomina di un dirigente che avesse già lavorato con Zampella e nella conversazione chiede al Responsabile dei Lavori Pubblici se avesse capito di chi stava parlando, alla replica dello stesso Zampella che gli chiede se stesse pensando a Zippo – poi identificato dagli inquirenti nella persona dell’Ing. Zippo Domenico – Alibrico gli risponde di si. Al ché Zampella gli fa notare che Domenico Zippo non possiede il requisito dei tre anni trascorsi nella Pubblica Amministrazione e che ci sarebbe stato bisogno di trovare un’altra soluzione.
Ma evidentemente un Zippo in famiglia fa sempre piacere ed è qui che da Giamante Alibrico parte l’idea, avallata anche dal Sindaco Enzo Falco, di nominarlo Assessore alla manutenzione, lavori pubblici, scuole e istruzione, grandi opere, PNRR, cultura e formazione, politiche sanitarie, politiche del lavoro, industria e sicurezza.
Insomma l’ex Sindaco Enzo Falco il 15 giugno di quest’anno ha nominato un Super Assessore accontentando in una sola mossa Giamante Alibrico e Carmine Peluso che indisturbato ha potuto continuare il suo ruolo di “ambasciatore” e con la buona pace del clan, non si sa se inconsapevolmente, ha messo tutti d’accordo paventando un equilibrio politico che in realtà faceva comodo solo alla parte malsana della città.