Era il dicembre 2020, quando l’attore francese Gerard Depardieu fu indagato per presunto stupro e violenza sessuale, a seguito dell’accusa mossa a suo carico da un’attrice, che dichiarò di essere stata aggredita in due occasioni nella sua casa di Parigi nel 2018, quando lei aveva 22 anni e lui 70.
Inoltre, lo scorso aprile, il sito web investigativo Mediapart pubblicò una serie di accuse di violenza sessuale contro l’attore da parte di una dozzina di donne, tra cui alcuni casi risalenti ai primi anni 2000. Tuttavia, l’attore non ha mai commentato quelle accuse, lasciando la replica ai suoi legali, almeno fino ad oggi, quando ha voluto difendersi con una lettera aperta:
“Non ho mai, dico mai, abusato di una donna. Al linciaggio che il tribunale dei media mi ha riservato, ho solo la mia parola per difendermi”.
Poi, nel caso specifico della 22enne, egli ha aggiunto:
“Ogni incontro con la donna era stato consensuale, lei è venuta volentieri nella mia camera da letto. Dice che oggi è stata violentata. Tornò una seconda volta. Non c’è mai stata costrizione o violenza tra noi”.
Dal canto suo, l’avvocato della donna è intervenuta all’emittente statale France Tv Info, dicendo che ha contestato la versione dei fatti di Depardieu, poiché contrariamente a quanto affermato dall’attore la ragazza non era una sconosciuta ma lo conosceva. Infatti, era la figlia di un amico di lunga data di Depardieu, il quale l’aveva anche “tenuta sulle ginocchia quando era una bambina, quindi c’era un legame paterno di fiducia con lui. L’ha invitata a casa sua per scoprire come stava e, in quelle circostanze, non ci si aspetta dopo 10 minuti, di essere sottoposti ad atti sessuali”.