Era il primo maggio 2022, quando Alberto Scagni uccise la sorella Alice sotto la casa di lei a Genova Quinto. Oggi, a più di un anno di distanza dal dramma, l’uomo è stato condannato a 24 e sei mesi di reclusione in carcere.
Infatti, la Corte d’Assise lo ha ritenuto semi infermo di mente, nonostante il Pm Paola Crispo avesse chiesto la condanna all’ergastolo poiché ritenuto pienamente capace. Pertanto, Scagni è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dalla parentela.
Inoltre, dopo il carcere, dovrà rimanere per almeno tre anni presso una Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.