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GDF Caserta: Sequestrate piantagioni di Cannabis su cui erano coltivate circa 60 piante per un peso di 50 kg

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I finanzieri del Gruppo Aversa, a seguito di mirate attività investigative, hanno individuato nel comune di Teverola un fondo destinato alla coltivazione di “cannabis”. La piantagione, su cui sono state rinvenute 60 piante di marijuana, è stata sottoposta a sequestro ed i tre soggetti proprietari del terreno sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.L’attività svolta dai militari rappresenta il frutto della continua e proficua collaborazione con la Sezione aerea di Napoli, i cui aeromobili sono dotati di moderne apparecchiature e grazie alle quali è stato possibile individuare le
piantagioni durante un sorvolo finalizzato al controllo del territorio e mirato al contrasto dei traffici illeciti di sostante stupefacenti.

I successivi sopralluoghi effettuati nell’arco di più giorni e in diverse fasce orarie hanno permesso ai finanzieri di localizzare con precisione la zona utilizzata per l’illecita coltivazione, asservita da un impianto di irrigazione ed abilmente occultata tra colture di mais disposte in modo tale da evitare che la stessa fosse visibile agli occhi indiscreti dei passanti. I militari hanno così proceduto all’esame speditivo della qualità delle piante rinvenute, della specie “cannabis indaca”, e, una volta accertato che il valore di THC delle foglie degli arbusti fosse superiore al limite consentito dalla legge, hanno proceduto al sequestro della sostanza stupefacente, del peso complessivo di circa 50 kg.. L’attività di servizio evidenzia l’efficacia della sinergica collaborazione operativa tra le componenti territoriali e aeronavali del Corpo, a conferma del quotidiano impegno della Guardia di Finanza nella repressione dei traffici
illeciti.

Si precisa che i soggetti coinvolti, dei quali comunque non si menzionano le generalità, sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e, in ogni caso, i provvedimenti sono stati adottati senza il contraddittorio con le parti e con le difese e che il contraddittorio avverrà innanzi al Giudice terzo, che potrà valutare anche l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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