Oggi il plenum del Consiglio superiore della magistratura voterà la nomina del capo della procura di Napoli, l’ufficio inquirente più grande d’Italia. Favorito per l’incarico, vacante da maggio dello scorso anno quando Giovanni Melillo è stato nominato procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, è Nicola Gratteri. Il procuratore di Catanzaro, è stato infatti il candidato più votato dalla commissione per gli incarichi direttivi: quattro i voti in suo favore, mentre un voto ciascuno è andato agli altri due candidati proposti al plenum, il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, e l’aggiunto di Napoli, Rosa Volpe.
Per Gratteri hanno votato la presidente della commissione, Maria Luisa Mazzola, togata di Mi, l’indipendente Andrea Mirenda e i laici Daniela Bianchini (Fdi) ed Ernesto Carbone (Iv-Azione). A Giuseppe Amato è andato il voto di Roberto D’Auria, togato di Unicost, mentre a favore di Rosa Volpe si è espresso il consigliere di Area Antonello Cosentino. Stando a questa distribuzione dei voti il procuratore di Catanzaro, che deve lasciare l’ufficio calabrese che guida da 8 anni, il massimo consentito, dovrebbe avere i numeri per farcela.
“Ampia e profonda è l’esperienza maturata da Gratteri nel contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, nella sua dimensione nazionale e transnazionale”, si legge nelle motivazioni della proposta in suo favore che sarà illustrata in plenum, nella quale si riporta anche la valutazione contenuta nella relazione del procuratore generale di Catanzaro “Gratteri è magistrato di eccezionale esperienza e di eccellente capacità investigativa oltre che di elevatissima preparazione giuridica, in ogni settore, e, più specificatamente, nel settore della criminalità organizzata di tipo ‘ndranghetista e del traffico internazionale di sostanze stupefacenti”.