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Maxi risarcimento polizza temporanea: liquidati 150.000 mila euro all’intervento dello studio maior

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“Uno straordinario successo legale è stato ottenuto grazie all’abilità e alla dedizione dello Studio Maior in un caso di polizza temporanea caso morte. Una donna con problematiche renali aveva contratto una polizza sulla vita, indicando i suoi congiunti come beneficiari. Tuttavia, aveva omesso di menzionare la sua condizione di salute nella dichiarazione presentata all’Assicuratore. Purtroppo, durante il periodo di validità della polizza, la donna è deceduta in un incidente stradale di cui era risultata responsabile.

Quando i familiari hanno cercato di attivare la polizza vita, l’Assicuratore ha rifiutato di liquidare l’importo assicurato, affermando che la contraente aveva violato il contratto fornendo informazioni incomplete sul suo stato di salute. Lo Studio Maior, assumendo la difesa dei richiedenti, ha condotto un’approfondita indagine e dimostrato che la patologia renale della defunta non aveva alcuna relazione causale con l’evento morte. Di conseguenza, l’omissione nella dichiarazione non aveva influito in alcun modo sull’Assicuratore.

Dopo aver richiesto una rivalutazione alla Commissione Medica Centrale, l’Assicuratore si è visto costretto a rivedere la propria posizione. Con il nostro sostegno, l’assicuratore ha scelto di onorare l’indennizzo corrispondente a 150mila euro, evitando così un potenziale esito sfavorevole in tribunale”. A riferirlo è lo Studio Associati Maior – Studio legale e medico legale composto dagli Avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo, nonché dal medico-legale Dott. Marcello Lorello. “Questo caso dimostra l’importanza di un’adeguata difesa legale in situazioni complesse e controversie contrattuali. Lo Studio Maior è orgoglioso di aver assistito con successo i propri clienti nell’ottenere la giustizia e l’indennizzo che meritavano” -concludono-.

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