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Incidente stradale crea chilometri di traffico, arriva la denuncia

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Incidente stradale in via Baiola a Forio nella serata di ieri, con forti ripercussioni sul flusso stradale. Gennaro Savio spiega l’accaduto: “Una situazione già critica determinata dalle ore 17.00 alle ore 22.00 dal senso unico in via Baiola, a causa di un incidente stradale verificatosi nei pressi del distributore di carburante Agip e per cui ci auguriamo di vero cuore che le persone coinvolte stiano tutte bene, è stato impressionante il caos di macchine che si è generato per oltre un’ora agli ingressi di via Spinavola, nei pressi del campo sportivo “Salvatore Calise” e lungo la strada statale che costeggia il litorale della Chiaia con code di auto lunghissime che arrivavano sino al centro del paese ed oltre la zona dello Scentone.

È ovvio ed inevitabile che a causa del senso unico collocato in via Baiola tutti coloro che venendo da Ischia e da Panza dovendosi ritirare a Monterone, vadano ad intasare di macchine via Cava delle Pezze, la strada statale del lungomare della Chiaia e via Spinavola a salire. A questo si sommi il rallentamento del traffico dovuto all’incidente, ed ecco che per oltre un’ora abbondante si è scatenato l’inferno in tutto il centro del paese. Inferno che abbiamo immortalato intorno alle ore 19,50 e cioè quando le operazioni di soccorso per l’incidente erano già terminate. Il senso unico in via Baiola ha dimostrato che tutto è tranne una misura antitraffico, visto che il problema viene spostato su altre arterie stradali già di per sé molto trafficate. Basterebbe la presenza di soli due vigili, ma anche di uno, per regolamentare il traffico nella strettoia di via Baiola ed in piazza Cerriglio”.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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