Blitz della Guardia di Finanza, che ha sottoposto a sequestro beni per 52 milioni di euro, riconducibili a 37 società. In particolare, si tratta di una truffa riguardo l’utilizzo dei fondi per il bonus facciate, in cui sono indagate 31 persone.
Pertanto, l’inchiesta è partita dalla denuncia presentata al Gruppo di Locri della Guardia di Finanza dai proprietari degli appartamenti di un condominio, i quali avevano notato la presenza di crediti d’imposta connessi ad agevolazioni finalizzate ad interventi di recupero edilizio, da loro mai richiesti né realizzati, risultati ceduti a quattro imprese con sede a Roma e a San Cesareo.
Tuttavia, i successivi accertamenti hanno consentito di appurare che le quattro imprese prime cessionarie, tutte amministrate da uno stesso soggetto che è indagato, risultavano aver accettato cessioni di crediti inesistenti da parte di 160 persone che erano ignare di tutto.
In seguito, le quattro società hanno provveduto a monetizzare parte del credito, cedendo la quota restante ad altre 33 società seconde cessionarie, con sedi su tutto il territorio nazionale.