Nel corso della serata di ieri, nei pressi del Conservatorio frequentato dal 24enne Giovanbattista Basile, è apparsa una scritta eloquente per ricordarlo: “Ti sentiremo suonare con noi Giovanbattista. Nessuno ti scorda frà”.
Pertanto, oggi è in programma un presidio alle 17:30 a Piazza Bellini, con un corteo che partirà alle 19 per le strade del centro cittadino, per onorare la memoria del giovane. Ad annunciarlo il padre del ragazzo, Franco Cutolo, il quale ha poi aggiunto nel post:
“I 24 anni più belli della mia vita. A presto Giò”.
Intanto, emergono nuovi particolari riguardo il tragico episodio, almeno secondo la versione del suo assassino, il 17enne napoletano dei Quartieri Spagnoli che lo ha ucciso, il quale si è così giustificato:
“Pensavo volesse colpirmi con la bottiglia, mi sono fatto passare la pistola in dotazione al gruppo ed ho sparato. È caduto a terra pieno di sangue e siamo scappati via”.
Poi, ha aggiunto: “Ho raggiunto il gruppo alla paninoteca verso le 3 del mattino. Alcuni dei miei amici, quattro o cinque, erano già dentro e stavano facendo questioni con altre quattro persone, tra cui la vittima. Io sono arrivato e ho messo il motorino sul cavalletto, ma nel farlo ho urtato quello di quel ragazzo. Lì non si è capito più niente, avevamo bevuto tutti quanti. Dentro al locale abbiamo iniziato a spintonarci, uno di noi ha versato la maionese addosso a qualcuno dell’altro gruppo e la lite è finita fuori. Io ho visto solo il musicista con una bottiglia in mano, che alzava un braccio. Lì ho pensato che volesse girarmela addosso. In quel momento mi sono fatto passare la pistola dal mio amico e ho fatto fuoco. È caduto davanti a me per terra, pieno di sangue”.