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Venditore ambulante e ricettatore di Napoli, vende sui social uno scooter rubato

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Venditore ambulante e ricettatore. Dietro a una pila di rotoli di carta e qualche anguria, nasconde uno scooter rubato a Foggia e ne promuove la vendita in rete a 250 euro. È quanto mostra un video ripreso dal web e pubblicato dal deputato Francesco Emilio Borrelli (Avs) sul suo profilo social: “Una televendita surreale, sconcertante. Va verificata questa vicenda con la massima attenzione per capire se si tratti davvero di un sistema consolidato di ricettazione”, scrive il parlamentare napoletano. L’ambulante, come un banditore d’asta, esibisce la refurtiva e ne sottolinea tutti i pregi e i vantaggi ammonendo gli interessati a non attardarsi nel concludere l’affare. E a tal proposito sottolinea tutte le altre occasioni che in passato ha proposto in rete.

Venditore ambulante e ricettatore. Dai contenuti del video segnalato al deputato Borrelli, dietro una pila di rotoli di carta e qualche anguria, l’ambulante nasconde uno scooter rubato a Foggia e ne promuove la rivendita in rete a 250,00 euro. L’ambulante dalla doppia attività e l’accento campano, come un banditore d’asta, esibisce la refurtiva e ne sottolinea tutti i pregi e i vantaggi ammonendo gli avventori di non attardarsi nel concludere l’affare. E a tal proposito sottolinea tutte le altre occasioni che ha proposto in rete, segno di una attività consolidata e redditizia. ” Una televendita surreale, sconcertante. Va verificata questa vicenda con la massima attenzione per capire se si tratti davvero di un sistema consolidato di ricettazione. Se fosse confermato si tratterebbe di un esempio concreto del mercato nero che si nutre di merce rubata alimentando un sottobosco di attività illegali. I social diventano anche uno strumento per diffondere senza timori e pudore attività criminali. Bisogna monitorare la rete, nasconde mondi sommersi e realtà inquietanti da smorzare. Generano marcio e lo rinforzano, occorre pugno duro”. Lo ha detto Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi – Sinistra a cui è stato segnalato il video, prontamente girato alle forze dell’ordine affinchè siano fatte tutte le dovute verifiche necessarie del caso.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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