Il 29 settembre i comitati di Bagnoli hanno indetto un’assemblea pubblica. Si discuterà di quanto non si sta facendo per la riqualificazione del territorio e della spinta a costruire nell’area, laddove il bradisismo sta invece spaventando chi è già residente. “Terrore e paura per le 100 scosse dello sciame sismico di pochi giorni fa, una situazione che si protrae da tempo. Ma su Bagnoli c’è ancora chi vuole costruire e cementificare in zona rossa – scrive l’attivista Eddy Sorge nel presentare l’incontro – Chiusa l’Asl, chiuso il Consultorio, chiusi reparti del San Paolo e pochi (come noi) a lottare per il ripristino dei servizi sanitari territoriali.
Chiuso tutto il sito ex industriale dove decine di incontri istituzionali si stanno svolgendo senza che gli abitanti sappiano quello che si sta discutendo su soldi, bonifiche, progetti, clausole per il lavoro. La Municipalità non ritiene necessario convocare un momento pubblico che riporti al territorio queste informazioni meglio continuare con le commissioni online ed i gettoni. Inaugurati in pompa magna lidi comunali senza possibilità di farsi il bagno su un litorale che, in alcuni fine settimana, era del tutto invivibile e congestionato dal traffico a Coroglio”. “Se non fosse per alcune esperienze autogestite e dal basso molti giovanissimi del territorio sarebbero esclusivamente manovalanza della marginalità sociale – prosegue Sorge – Sono queste le cose di cui “indignarsi”. Ci vediamo il 29 Settembre tutti in piazza per confrontarci e mobilitarci insieme con chi non si espone solo in campagna elettorale per qualche voto”.