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Ischia. Fitti abusivi e false residenze, controlli e sanzioni da parte dei Carabinieri

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Continua l’attività di controllo e repressione del fenomeno dei fitti abusivi sull’isola d’Ischia da parte delle forze dell’ordine: i carabinieri della compagnia isolana hanno bussato alla porta di diverse abitazioni e individuato 4 “furbetti” del fitto breve. Si tratta di cittadini di Lacco Ameno che avrebbero affittato le proprie abitazioni a turisti arrivati anche dall’estero: nessuno dei quattro aveva dichiarato l’identità degli alloggiati e non aveva adempiuto agli obblighi di legge dichiarando anche all’erario di aver messo su strutture destinate all’accoglienza di ospiti. Tutti e quattro i cittadini lacchesi saranno denunciati.

Controlli sugli affitti anche da parte della Tenenza della Guardia di Finanza la cui attività è stata estesa a verificare un fenomeno ritenuto molto diffuso ad Ischia, quello dei finti residenti, persone che risultano avere la residenza in uno dei sei comuni isolani allo scopo di godere delle agevolazioni per le tasse sulla prima casa, per poter traghettare auto o moto durante il periodo estivo in cui vige il divieto di sbarco e per accedere anche alle tariffe di trasporto marittimo ma che di fatto abitano sull’isola per pochi giorni all’anno.

Gli uomini del capitano Antonio Giglio nei primi giorni di agosto hanno controllato oltre 40 abitazioni utilizzate per brevi affitti denunciando 7 persone per mancate comunicazioni agli organi di pubblica sicurezza tra Ischia e Forio Nel comune di Forio inoltre sono stati eseguiti accertamenti sulle residenze fittizie che hanno consentito l’individuazione di ben 50 nuclei familiari falsamente residenti sull’Isola dove possiedono case per le vacanze, accertando un’evasione dell’Imu per un ammontare complessivo di 220.000 euro

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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