La hostess italiana Ilaria De Rosa è stata condannata anche in appello a sei mesi di carcere in Arabia Saudita. La sentenza, emessa oggi da un Tribunale di Riad, in pratica ha confermato la precedente sentenza di primo grado per l’accusa di droga emessa nel giugno scorso e fa crollare le speranze dei familiari di poterla riabbracciare. La 24enne, arrestata nel maggio scorso, infatti resta in carcere in una prigione a 45 chilometri dalla capitale saudita.Giovedì mattina i giudici sauditi di appello, che hanno emesso la sentenza, hanno confermato che la giovane trevigiana deve scontare in cella la sua pena emessa il 13 giugno scorso perché, secondo l’accusa, era stata sorpresa con uno spinello nascosto nel reggiseno durante un controllo di polizia nel Paese mediorientale.
Dei sei mesi da trascorrere in cella, Ilaria De Rosa ne ha scontati già oltre tre e ne rimangono da scontare solo due e mezzo. La hostess infatti è rinchiusa in una prigione locale dallo scorso 4 maggio, quando fu fermata dalla polizia saudita a Gedda con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti per essere stata trovata con uno spinello di marijuana.
Per la hostess di volo italiana si sperava nella Grazia, chiesta al re saudita proprio in virtù del quantitativo irrisorio di stupefacente trovato in possesso della 24enne e dei mesi già trascorsi in carcere, ma ora la condanna in appello aggrava la posizione, anche se il perdono del sovrano è sempre possibile. Il legale che la rappresenta sul posto aveva chiesto la scarcerazione prevista dalla legge saudita in caso di reati minori ma la droga in Arabia è un reato molto grave e al momento nessuna attenuante è scattata per lei che resta rinchiusa in carcere con i detenuti comuni.