Incredibile episodio avvenuto all’esterno del carcere napoletano di Poggioreale, dove nella serata di ieri due persone hanno parlato con un megafono dalla strada con i detenuti, e una volta scoperti hanno aggredito i poliziotti penitenziari.
Ecco quanto riferito in una nota dal segretario regionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Tiziana Guacci:
“Gli agenti hanno fermato due persone, un uomo e una donna, che si stavano rivolgendo ad alcuni detenuti in cella, dal lato dei Reparti Roma e Firenze, successivamente processate per direttissima. Gli agenti della pattuglia li hanno quindi invitati ad allontanarsi, considerato che ovviamente non è possibile effettuare colloquio in quel modo, ma che ci sono idonei locali all’interno del carcere”.
“Al secondo giro della pattuglia, però, i colleghi constatavano che l’uomo e la donna erano sempre lì e, alla richiesta di esibire i documenti, per tutta risposta prima si sono rifiutati di mostrarli, poi hanno minacciato i poliziotti penitenziari, ed infine li hanno aggrediti con una inaudita violenza, tanto che uno dei due colleghi ha poi avuto un referto di trenta giorni di prognosi: cinque, invece, all’altro collega”.
Inoltre, è intervenuto sulla questione il segretario generale del SAPPE, Donato Capece:
“Con questo ulteriore grave evento critico, sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti in fatti gravi. Massima solidarietà e vicinanza a tutti i colleghi del Reparto di Poggioreale”.