A tenere banco negli ultimi giorni è il maltempo, che sta imperversando su tutta la Penisola, arrecando ingenti danni soprattutto nelle regioni del Nord, Lombardia e Veneto in particolare.
Pertanto, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, ha attaccato chi nega gli effetti del cambiamento climatico in atto. Ecco le sue parole:
“Il negazionismo anche in questa materia, non lo condivido. Non abbiamo rispettato l’ambiente. Questo problema tocca da vicino il nostro modello sociale ed economico: se cadono grandinate come quelle di questi giorni, se ti va bene ti rovinano una macchina, ma se ti va peggio ti compromettono un’attività economica. Oppure finisci in ospedale”.
Poi, per quanto concerne le azioni da intraprendere in modo per superare gli schieramenti politici, ha così commentato:
“Non possiamo far finta di nulla, al di là dello scontro ideologico, servono soluzioni, serve un investimento culturale, anzitutto, puntare ancora più forte sulla transizione energetica. Per vincere questa sfida serve un movimento ampio, che vada oltre gli steccati politici. Non possiamo lasciare soli i ragazzi a combattere per l’ambiente, sui cambiamenti climatici dobbiamo creare una no fly zone, un posto dove non scontrarsi, dove si possa collaborare senza posizioni precostituite”.
Poi, prosegue: “Il Veneto deve ripartire velocemente. Devono arrivare dallo Stato gli indennizzi promessi, dev’essere data risposta a chi ha subito danni e devastazioni. Dalle stime, i danni potranno superare complessivamente i 100 milioni di euro. Ora è fondamentale che la rete di raccolta delle segnalazioni sia efficiente. I cittadini devono inoltrare le proprie segnalazioni ai Comuni, che con rapidità dovranno trasmettere un dossier in Regione. Sulla base dello Stato di Emergenza che ho firmato, trasmetteremo al Governo il censimento auspicando lo stanziamento di fondi per la ripartenza e gli indennizzi. Su questo l’esecutivo, che ringrazio sentitamente, ha fatto sentire più volte in questi giorni la propria voce”.