POZZUOLI – Con ogni probabilità a guidare l’assessorato al bilancio per il Comune di Pozzuoli, sarà il Prof. Mino Cossiga. Già “super” Dirigente del Comune di Pozzuoli, Cossiga vanta un’esperienza di circa 40 anni nel Comune di Pozzuoli, sempre in posizione dirigenziale. Dapprima ragioniere Capo, ma anche Dirigente all’avvocatura e, nel primo mandato del sindaco Figliolia, anche Direttore Generale dell’Ente.
Cossiga, oltre ad essere tra i maggiori esponenti italiani in termini di finanza pubblica, è stato tra i dirigenti di rilievo più operativi nell’epoca Figliolia, tant’è vero che fu lo stesso ex Sindaco ad indicarlo come Direttore Generale del Comune. Il prof. Cossiga, però, non è esente da contestazioni. Nel 2016 fu condannato dagli ispettori del Ministero alla restituzione di circa 63 mila euro, indebitamente percepiti come premi di produzioni non dovute e di produttività percepita indebitamente. Finì nel registro degli indagati per la questione mercato ittico di Via Fasano anche nel 2016. Una figura, quindi, quella di Cossiga molto discussa in città che rappresenta, volente o nolente, il potere burocratico. Una cosa che però non sembra aver ben capito il sindaco Manzoni, che vorrebbe utilizzare proprio il professore come contraltare allo strapotere che i dirigenti stanno prendendo in questo ultimo anno.
Un cambio di giunta che, secondo indiscrezioni, dovrebbe avvenire ai primi di agosto, una volta messa al sicuro la votazione sulla salvaguardia che avverrà domani in Consiglio Comunale.
Non solo Cossiga è tra i movimenti del primo cambio di giunta dell’era Manzoni, ma anche la sostituzione di Coppola, Buonaiuto e La Sorella. Quest’ultima dovrebbe essere sostituita da una nota biologa del territorio, individuata dal leader di Pozzuoli al Centro, Gennaro Pastore, che quindi l’avrebbe spuntata sul vicesindaco Filippo Monaco, che voleva ancora tenere La Sorella in giunta.
Per adesso, però, i rumors confermano fortemente Cossiga e non è detto, invece, che il temporeggiamento del sindaco Manzoni non sia solo una strategia per raffreddare gli animi e riparlarne a settembre con le altre componenti della maggioranza. Venendo meno, forse, a qualche impegno preso con i gruppi consiliari.
