Attimi di paura a Nisida, dove nella giornata di ieri è divampato un incendio presso il carcere minorile, come denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria per voce del Coordinatore regionale per la Campania Federico Costigliola:
“Estate rovente preannunciata appena cinque giorni fa dal SAPPE, inizia a materializzarsi. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, un detenuto ha dato fuoco alla propria cella utilizzando il materasso, i vestiti e lo stendino in plastica presente in essa. Il fumo irrespirabile ha avvolto l’intero reparto detentivo, e solo grazie al pronto intervento del personale di Polizia Penitenziaria in servizio si è riusciti ad evitare il peggio. Gli agenti, infatti, utilizzando anche le maschere antigas, sono riusciti a portare fuori dal reparto detentivo tutti i detenuti presenti e a domare le fiamme, anche se tre poliziotti sono rimasti intossicati e son dovuti ricorrere alle cure mediche del nosocomio più vicino, riportando tutti una prognosi di sette giorni. Sul posto, sono poi intervenuti i vigili del fuoco, che hanno dichiarato l’inagibilità del reparto coinvolto dall’incendio”.
Ecco la nota di denuncia del SAPPE:
“Il carcere minorile di Nisida ospita circa 20 detenuti di origini straniere, per lo più maghrebini, su una conta totale di circa 55 detenuti, quasi tutti con problemi psichiatrici, ed è proprio la gestione di questo tipo di utenza che sta creando serie problematiche al Personale di Polizia Penitenziaria di Nisida. Con la riapertura dell’Ipm di Treviso e con il rientro in sede disposto dal Dipartimento degli Agenti di Polizia Penitenziaria precedentemente distaccati a seguito della chiusura di detto IPM, sarebbe il caso che il Dipartimento preveda il rientro presso detta struttura anche di quei detenuti stranieri, ora presenti a Nisida che, nel rispetto della propria territorialità, vengano riassegnati all’IPM di Treviso”.
Rincara la dose il segretario generale del SAPPE, Donato Capece:
“Chiediamo al Dipartimento della giustizia minorile e di comunità d’intervenire con sollecitudine. Nell’esprimere solidarietà e vicinanza al personale in servizio all’istituto per minori di Nisida, ed in particolare a quello che è rimasto intossicato dai fumi dell’incendio, chiediamo che l’Amministrazione assuma idonee iniziative per risolvere le problematiche del personale del Corpo in servizio a Nisida e, più in generale, per fronteggiare le continue situazioni ad alta tensione a danno del personale della Polizia penitenziaria. Bisogna anche evidenziare che, negli istituti per minori sono spesso ristretti pericolosi criminali, considerato anche che da qualche anno, a causa di una scellerata riforma, sono ristrette persone fino a 25 anni di età”.