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Gdf Napoli. Interventi Polizia Economico-Finanziario a Pompei controllati gli esercizi commerciali

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Nel corso delle ultime settimane, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Napoli hanno eseguito una serie di interventi di polizia economico-finanziaria nei confronti di esercizi commerciali operanti nel Comune di Pompei, con particolare riguardo alle “bancarelle” situate in prossimità degli Scavi Archeologici e del Santuario della Beata Vergine Maria del Santo Rosario. In particolare, i finanzieri del Gruppo Torre Annunziata hanno denunciato per contraffazione 6 soggetti che vendevano prodotti vari e souvenir in prossimità del predetto Santuario, sequestrando circa 500 capi d’abbigliamento (cappellini, felpe e t-shirt). Sono stati segnalati alla Camera di Commercio, altresì, 15 titolari dei predetti punti vendita, per mancato rispetto della vigente legislazione in materia di corretta esposizione dei prezzi, che tutela gli acquirenti da possibili pratiche commerciali scorrette. A una catena commerciale, inoltre,
sono stati sequestrati centinaia di prodotti elettronici – per un controvalore commerciale pari a circa € 12.000 – per violazioni al Codice del consumo.

In materia di tutela delle entrate dello Stato, sono stati svolti controlli sulla trasmissione/memorizzazione dei corrispettivi telematici riscontrando elevati tassi di irregolarità, mentre un soggetto è stato sanzionato per non aver pagato il Canone Rai “Speciale”, che deve essere corrisposto dalle attività commerciali aperte al pubblico
nelle quali, durante lo svolgimento della propria attività, sono esposte una Tv o una radio funzionanti. A tutela del settore turistico ricettivo, estremamente fiorente nel Comune Mariano soprattutto nella stagione attuale, sono stati accertati “affitti in nero” che un soggetto riceveva senza aver mai predisposto un contratto di locazione, la cui registrazione presso il competente ufficio dell’Agenzia dell’Entrate è obbligatoria. Sono stati effettuati, altresì, servizi nel settore della tutela del lavoro e della legislazione sociale, che hanno portato all’individuazione di 5 lavoratori in nero, per i quali non vi era alcun contratto lavorativo né, tantomeno, alcuna comunicazione all’INPS e all’INAIL.

Le operazioni si inquadrano nell’ambito dell’intensificazione dei servizi volti al contrasto degli illeciti economico-finanziari e alla speculare difesa delle imprese che operano nella legalità, cui si affianca l’imprescindibile esigenza di tutela della salute e della sicurezza dei consumatori.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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