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Ecco perché il Consiglio comunale e l’amministrazione di Alife non saranno sciolte.

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L’inefficienza degli uffici della Prefettura di Caserta ha colpito ancora e ha tratto in inganno anche noi. Nell’inviare, infatti, la diffida al consiglio comunale di Alife, per la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2022 entro i termini previsti dalla diffida (27 giugno), la comunicazione della prefettura annunciava, in caso di violazione del termine, l’utilizzo dei poteri sostitutivi, ma soprattutto l’inizio di una procedura della procurdura di scioglimento del consiglio comunale di Alife. Questo era scritto testualmente.

Ma, in effetti, da qualche tempo, la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha modificato la procedura, escludendo, in pratica, se non ricorrono casi eccezionali, ad esempio la bocciatura da parte del Consiglio comunale del rendiconto di gestione o del Bilancio di previsione, ciò al di fuori dei termini previsti dalla diffida, lo scioglimento del dell’organo consiliare e conseguentemente dell’intera amministrazione comunale. Naturalmente, in questa direzione si è mosso il consiglio comunale di Alife che l, alcune sere fa, largamente al di là dei termini della diffida prefettizia, ha approvato il rendiconto di gestione. Ciò permetterà al consiglio, al neo sindaco e alla giunta, di rimanere in carica.

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