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Indagine rivela che gli italiani vorrebbero la presenza costante degli infermieri nelle farmacie

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Tra i professionisti della salute, i nostri infermieri sono tra i meno pagati d’Europa, con un percorso di valorizzazione ancora  lontano dal concretizzarsi, eppure rappresentano l’eccellenza, la competenza, le qualità umane nell’approccio al malato che qualsiasi sistema farebbe a gara per avere a disposizione, generando di fatto quella pericolosa fuga di cervelli che, ad oggi, deve essere gioco forza inquadrata tra le maggiori cause di deterioramento del nostro sistema sanitario, e per questa ragione va arginata. 

Eppure, nonostante la disorganizzazione, le violenze fisiche e psicologiche subite ogni giorno nelle corsie degli ospedali, diventando tristemente capri espiatori dei disagi dei pazienti, agli occhi della collettività i nostri infermieri, rappresentano ancora uno straordinario ed unico punto di riferimento per l’assistenza quotidiana legata alla tutela della  salute, dentro e fuori i contesti ospedalieri.

In base ai risultati di una autorevole indagine IPSPOS  che corrobora il senso profondo delle battaglie del Sindacato Nursing Up, gli italiani vorrebbero vedere gli infermieri presenti nelle farmacie, in veste di supporto costante, grazie alle loro indubbie capacità, quelle che i cittadini non hanno mai messo in discussione, grazie alla credibilità che gli stessi cementificano ogni giorno con il loro impegno, sia negli ospedali, che in quella sanità territoriale da ricostruire e da rilanciare. Insomma, i cittadini vorrebbero una assistenza infermieristica costante a loro disposizione al di fuori delle strutture ospedaliere, ogni giorno, in luoghi come le farmacie. Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up.

«Senza nulla togliere all’autonomia dei farmacisti e al loro ruolo, da tempo sindacati come il nostro indicano nel ruolo chiave degli infermieri di famiglia (una legge avrebbe voluto vederne collocati da tempo 9600 da Nord a Sud), con la loro presenza nelle scuole, nelle farmacie, negli studi dei medici di base (ma non certo come segretari, come vorrebbe qualcuno…)  la concreta possibilità di dare una svolta all’assistenza territoriale, a sua volta indispensabile per snellire i pronto soccorsi e i ricoveri. 

Da sempre evidenziamo che la valorizzazione degli infermieri, oltre che una aspirazione legittima dei professionisti, è strettamente legata al crescente fabbisogno dei cittadini e alla qualità delle prestazioni offerte. Purtroppo, i contenuti del report mettono chiaramente in evidenza che la politica non cammina sulla stessa lunghezza d’onda delle esigenze e delle richieste della collettività.

Sarebbe ora che il modus operandi delle istituzioni, Governo, Regioni, Aziende Sanitarie, cominci ad orientarsi verso le reali esigenze dei cittadini, perché nessuno può e deve dimenticare che il fine ultimo di un sistema sanitario di un Paese civile è il benessere dei suoi cittadini, in particolare gli anziani, i bambini, i malati cronici, i soggetti fragili», chiosa De Palma.

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Si ipotizzano omicidio e disastro colposo per l’esplosione a Ercolano

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Si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e di disastro colposo nelle indagini sull’esplosione di una fabbrica abusiva di fuochi d’artificio che ieri ha causato la morte di tre giovani, un 18enne, che lascia un bimbo di 4 mesi, e di due gemelle di 26 anni.
    Secondo quanto si è appreso l’onda d’urto ha proiettato il corpo del 18enne a decine di metri dal luogo dell’esplosione: la salma è stata recuperata e poi trasferita al secondo policlinico di Napoli dove verrà sottoposto a esame autoptico.

Oggi dovrebbero essere recuperate le salme delle altre due vittime: ieri, infatti, si è resa necessaria la sospensione dei lavori per il timore di altri scoppi visto che l’area era disseminata di polvere pirica e botti inesplosi.
    Identificato, nel frattempo, dai carabinieri il proprietario dell’immobile che era stato adibito abusivamente alla produzione e al confezionamento dei fuochi d’artificio: si tratta di un 38enne che, accompagnato dal suo avvocato non ha voluto rilasciare dichiarazioni agli inquirenti.

La sua posizione ora è al vaglio del sostituto procuratore di Napoli Vincenzo Toscano.
    Intanto i militari sono al lavoro per fare luce sulle cause della deflagrazione: al momento non ci sono certezze su come si sia innescato lo scoppio. L’area, già da ieri, per motivi di sicurezza è interdetta al passaggio dei veicoli e delle persone.
    Nelle prossime ore è prevista la bonifica da parte degli artificieri dell’arma dei carabinieri mentre i vigili del fuoco procederanno alla rimozione delle macerie. Successivamente si procederà alla messa in sicurezza della zona.

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Litiga con la compagna e scappa con il figlio di lei

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PIETRAMELARA – Ristretto ai domiciliari litiga con la compagna e scappa con il figlio 11enne di lei, ore di angoscia per una donna di Pietramelara

La madre dell’undicenne si è rivolta ai carabinieri e sporto denuncia rivolgendo un appello ai militari: “Aiutatemi a trovare mio figlio. Voglio solo sapere dove sta il mio piccolo e riabbracciarlo al più presto. Sto vivendo un incubo”. Scattate le ricerche, sul capo dell’uomo oltre all’evasione dagli arresti pende anche l’accusa di sottrazione di minore.

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Castellammare di Stabia rientro blindato per gli alunni

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Oggi gli alunni di Scanzano sono entrati in classe accompagnati dai genitori e protetti dalla presenza dei carabinieri. Non si placa la tensione all’istituto ‘2 Panzini’, dove giovedì scorso un gruppo di genitori e parenti dei bimbi hanno aggredito una docente di sostegno.

“La scuola deve essere un luogo dove si lavora e si studia nella serenità, e nell’armonia, è comunque grave che 30 ‘parenti’ si siano arrogati il diritto di esercitare una sorta di ‘giustizia fai da te’ contro un’insegnante.

L’episodio testimonia l’imbarbarimento di una società sempre più violenta, che ha necessità di recuperare i valori della civile convivenza”, lo scrive Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito

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