SANT’ANTIMO – Il Sindaco Buonanno le sta tentando tutte pur di restare aggrappato alla poltrona e anche se la legge lo vorrebbe dimissionario, lui e quel che resta della sua maggioranza, andando contro ogni logica, solo perché la norma lo prevede nelle situazioni ordinarie, riconvoca un nuovo Consiglio comunale con ordine del giorno di nuovo l’approvazione del Bilancio consuntivo per il 19 Giugno prossimo, senza contare o senza tener conto che il voto di stamattina non avveniva in condizioni ordinarie ma si era già alla scadenza dei venti giorni dal sollecito del Prefetto Palomba.
Andare a votare a distanza di nove giorni vorrebbe dire andare ben oltre i canonici venti giorni della Prefettura – che è bene ricordarlo scadevano oggi – determinati dal Prefetto e laddove Buonanno & C. riuscissero a farla franca aprirebbero un precedente assurdo. Quindi è impensabile che le speranze di restare in sella potranno vedersi avverate.
Ma l’apice del ridicolo si raggiunge quando la mente corre al momento in cui il Sindaco stamattina annuncia, con tanto di commozione, di essere arrivato alla fine del mandato, che Lunedì si sarebbe recato all’ufficio protocollo a dimettersi e poi, compulsato anche da chi forse quegli scranni non li vedrà neanche in sogno, si rimangia quanto detto in aula per tentare l’ultima e disperata carta della riconvocazione.
Ma a questo punto vorrei fare delle domande a questi geni della politica: ammettiamo pure che la legge vi consente di rivotare perché si è raggiunto un pareggio in aula e ammettiamo pure che il Prefetto ordina e scrive tanto per giocare e che le sue sentenze possono essere anche disattese, ma cosa si fa se si raggiunge di nuovo il pareggio? Si rivota tra altri dieci giorni e così ad oltranza?
Quindi, miei cari signori, di figuracce ne abbiamo già descritte abbastanza. Fatevi un favore, non finite alla storia come i clown della politica santantimese, incassate la sconfitta, prendete atto della vostra sprovvedutezza e salutate il popolo con gli onori delle armi. Anche perché molto probabilmente a mettere fine a questa pantomima sarà il Prefetto stesso Lunedì mattina appena sarà nel suo ufficio.