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Violenza sulle donne, Meloni dichiara: “Mi piacerebbe portare le vittime a raccontare la loro vicenda nella scuole”

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Nel corso di un’intervista al ‘Forum in Masseria’ da Bruno Vespa, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affrontato diversi temi. Ecco le sue dichiarazioni:

Cuneo e Pil: “Cerchiamo di liberare risorse per metterle dove serve: in Italia c’è un problema di salari, l’obiettivo è rendere il taglio del cuneo strutturale, dipende dalle entrate dello Stato, che dipendono dalla crescita. Il dato più importante è il Pil italiano, che cresce oltre la media europea. Il governo deve dare i suoi segnali, l’economia risponde e lo sta facendo, ma non è un fuoco di paglia. L’Italia ha appena raggiunto il record storico di numero di occupati e di contratti stabili, e tutto è trainato dall’occupazione femminile”.

Violenza sulle donne: “In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, mi piacerebbe portare le vittime o parenti delle vittime, a raccontare la loro vicenda nelle scuole. Niente è più educativo. Sulla cultura è la grande sfida: spero che nel passaggio parlamentare delle nostre norme contro il femminicidio, sia un terreno per trovare un accordo trasversale. Sono disponibilissima a lavorare insieme e incontrare chi ci lavora, non solo donne”.

Migranti: “Sulla Tunisia sto lavorando quotidianamente, domenica ci recheremo io, Von Der Leyen e il primo ministro olandese Rutte. Ci sono già stata martedì, ed è grazie al lavoro molto prezioso che l’Italia ha fatto, insieme a quella missione, che si dovrebbe concretizzare il primo pacchetto di aiuti della Commissione, che è anche propedeutico a favorire l’accordo con il Fmi. A Tunisia e Fmi chiedo un approccio il più possibile pragmatico e non ideologico, e mi pare che su questo si stiano facendo passi in avanti”. 

Schlein e le misure autoritarie: “Più ancora che questi signori che vogliono impedire di parlare ad un ministro, sono stupita che la segretaria del Pd dica che siamo allergici al dissenso: se confonde il dissenso con l’autoritarismo abbiamo un problema. Escudo che gli italiani credano che siamo in un regime di autoritarismo. So che la preoccupazione della segretaria del Pd è reale, non strumentale, lei è davvero preoccupata. La voglio tranquillizzare: il centrodestra da sempre difende le libertà di cittadini, famiglie e imprese, questo noi stiamo dimostrando e gli italiani lo capiscono. Se il nuovo corso del Pd è andare dritti sulla strada che li ha portati alla sconfitta elettorale, non sono nessuno per dirgli di cambiare strategia”.

Infine, parla del Mes: “Il Mes è un tema che sarebbe stupido aprire adesso, per due ragioni: la prima è che non ho cambiato idea sul Mes, ma è una parte di una serie di strumenti che vanno discussi nel loro complesso. Non ha senso ratificare la sua riforma, se non sai cose prevede il nuovo patto di stabilità e crescita. Non sono convinta sulla proposta della Commissione.
Il Mes è uno stigma, che ora rischia di tenere bloccate delle risorse in un momento in cui invece, stiamo tutti cercando risorse: poi non verrebbe utilizzato da nessuno”.

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