Torna a parlare Elisabetta Condò, la professoressa di italiano e storia accoltellata in classe da un suo alunno sedicenne, presso l’istituto Alessandrini di Abbiategrasso. Ecco le sue parole:
“Spero che venga curato nel modo migliore e che non resti in carcere. Gli auguro il meglio. Spero che riesca a recuperare la serenità”.
Poi, a chi gli chiede se è un rammarico non aver ricevuto le scuse dalla famiglia dell’adolescente, ella ha aggiunto:
“Mi è dispiaciuto molto non aver avuto dalla famiglia nessun tipo di contatto o comunicazione, magari tramite l’avvocato. Non me l’aspettavo dal ragazzo, che è sicuramente sotto choc, ma almeno dai genitori mi sarei attesa un’espressione di vicinanza o dispiacere. Nessuna parola. Comunque, non porto nessun rancore. Voglio che il mio studente recuperi equilibrio e normalità”.
Poi, prosegue: “Non ho una spiegazione. Il ragazzo non aveva una situazione critica, non rischiava l’anno. Le note erano di febbraio per compiti che non aveva fatto. La coordinatrice lo aveva avvisato che rischiava il cinque in condotta per le interruzioni delle lezioni, tra l’altro non le mie, ma nulla lasciava presagire una cosa del genere”.
Infine, conclude: “Ho avuto la disponibilità dello psicologo della scuola che sta seguendo già gli studenti. Mi farò aiutare, voglio rientrare con la massima serenità. Non pensavo di vivere una cosa del genere nella mia vita”.