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Caso Regeni, il Gup di Roma invia gli atti del processo alla Consulta

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Il Gup di Roma ha accolto la richiesta della Procura e ha deciso di inviare alla Consulta gli atti del procedimento sulla morte di Giulio Regeni.

In particolare, il giudice chiede alla Corte Costituzionale di esprimersi sulla questione relativa all’assenza degli imputati, i quattro 007 egiziani, per superare la ‘stasi’ del processo. Dunque, la Consulta dovrà decidere sull’articolo così come modificato dalla riforma Cartabia, nella parte in cui non prevede che si possa procedere in assenza dell’accusato, “nei casi in cui la formale mancata conoscenza del procedimento, dipenda dalla mancata assistenza giudiziaria da parte dello Stato di appartenenza o residenza dell’accusato stesso”.

Ecco quanto dichiarato dall’avvocato Alessandra Ballerini:

“C’è una speranza in più, speriamo che questa sia la volta definitiva e che venga sancito che questo processo si può e si deve fare. Visto che noi diciamo sempre che Giulio ‘fa cose’, speriamo che Giulio possa intervenire anche in una riforma legislativa che consenta di non lasciare impuniti i reati di questa gravità, quando gli stati non collaborano”.

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Procida, denunciate 4 persone per abusivismo edilizio: la situazione

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I carabinieri della stazione di Procida sono intervenuti questa mattina in via Giovanni da Procida, per la segnalazione di un abuso edilizio.

In particolare i militari dell’Arma insieme al personale dell’ufficio tecnico comunale, hanno denunciato 4 persone dopo l’ispezione del cantiere.

Secondo le prime informazioni erano in corso lavori attorno ad una palazzina difformi rispetto alle autorizzazioni ottenute. Infatti, per eliminare il dislivello tra la strada pubblica e il piano di calpestio del fondo, sarebbero stati abbattuti alberi e piante.

Pertanto i due committenti sono stati denunciati insieme al responsabile dei lavori e al titolare della ditta, mentre l’area di circa 200 metri quadri è stata sequestrata.

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Un asteroide potrebbe colpire in pieno la Terra nel 2032

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Un asteroide potrebbe colpire la Terra. E la percentuale che questo evento si verifichi è pari all’1,2 per cento. Sale l’attenzione internazionale nei confronti dell’asteroide 2024 YR4, che potrebbe impattare sul nostro pianeta il 22 dicembre 2032.

Il tema sarà affrontato la prossima settimana a Vienna nella riunione dello Space Mission Planning Advisory Group dell’Onu, per valutare le possibili azioni da intraprendere per affrontarel’eventuale rischio. Lo rende noto l’agenzia spaziale europea che presiede il gruppo e che in queste ore sta monitorando attentamente l’asteroide con il suo Ufficio di difesa planetaria.

Sebbene l’1,2% di probabilità di impatto possa sembrare tutto sommato accettabile, in realtà siamo innanzi a un rischio enorme rispetto a quello rappresentato dalla moltitudine di corpi celesti che viaggia nei pressi del nostro Pianeta. Non a caso, ad oggi, è l’asteroide che ha il rischio più elevato di colpire la Terra sulla base della scala di Torino, uno strumento usato dall’Unione Astronomica Internazionale (UAI) per classificare potenziali eventi di collisione contro il nostro pianeta.

Attualmente il sasso cosmico, grande tra 40 e i 100 metri, si sta allontanando dalla Terra quasi in linea retta, rendendo difficile determinare con precisione la sua orbita. Nei prossimi mesi inizieremo quindi a perderlo di vista, ma tornerà vicino alla Terra nel 2028.

Il suo è “un incontro ravvicinato che merita l’attenzione degli astronomi e del pubblico”, sottolinea l’Esa. Se la probabilità di impatto rimarrà al di sopra della soglia dell’1%, lo Space Mission Planning Advisory Group fornirà raccomandazioni all’Onu e inizierà a valutare “le diverse opzioni per una risposta al potenziale pericolo”, precisa l’Esa.

Per rendersi conto del pericolo di cui stiamo parlando, è stato stimato che un oggetto di un centinaio di metri sarebbe in grado di radere al suolo l’intera città di New York in pochi istanti, uccidendo milioni di persone. L’energia sprigionata sarebbe equivalente alla detonazione simultanea di centinaia di bombe atomiche.


(fonte: thegap_media)

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Parigi, la Gioconda resta al Louvre: l’annuncio del presidente Macron

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Gioconda resta al Louvre ma cambia stanza, poiché sarà spostata in uno ‘spazio speciale’.

Pertanto, la nuova sala sarà accessibile indipendentemente dal resto del museo e sarà dotata di un proprio permesso di accesso e di condizioni che consentano una frequentazione diversa e più tranquilla. Quindi bisognerà pagare un biglietto a parte, scelta che rientra in un piano pluriennale di investimenti per modernizzare il museo parigino.

Nei giorni scorsi, si era ventilata la possibilità che la Gioconda tornasse in Italia, con il museo di Milano che si era già offerto di ospitarla, ma Macron ha spento ogni speranza:

“Parlare sotto lo sguardo ineguagliabile della Gioconda è un privilegio che invita all’umiltà. L’intero costo dei lavori di questo nuovo accesso sarà finanziato con le risorse proprie del museo, senza gravare sui contribuenti”.

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