Allarme peste suina in Campania, in particolare nel Salernitano, che ha costretto il governatore Vincenzo De Luca a istituire la zona rossa per ben 17 comuni.
In particolare, si tratta di: Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo.
Al momento, non ci sono restrizioni per i residenti, ma la situazione resta comunque sotto stretta vigilanza da parte della Regione Campania. Intanto, sono salite a 13 le carcasse di cinghiali infetti, rinvenute nei boschi del solo Vallo di Diano, ma si teme che il virus possa estendersi e raggiungere anche gli allevamenti di suini.
Ecco la nota del Ministero della Salute:
“La malattia, pur non rappresentando un pericolo sanitario per l’uomo, è causa di un importante impatto socio-economico nei Paesi colpiti, in quanto è causa di ingenti perdite a carico del settore zootecnico suinicolo. Le norme europee, al fine di eradicare e controllare la diffusione della malattia, prevedono l’abbattimento dei suini domestici in cui è stato riscontrato il focolaio e il blocco delle movimentazioni e commercializzazione al di fuori dell’area infetta, compresa l’esportazione dei prodotti a base di carne suina provenienti dalle aree focolaio. Basti pensare al potenziale danno economico conseguente all’esportazione dei prosciutti e di altri salumi ed insaccati italiani, riconosciuti ed apprezzati in tutto il mondo”.