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Un patto con l’università, si propone anche di trovare soluzioni per migliorare la fruizione del sito

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Il primo accordo fu firmato nel 2015 dall’allora rettore della Federico II Gaetano Manfredi e da Massimo Osanna, che guidava il Parco archeologico di Pompei. Attività di indagine, studio e restauro nell’area degli scavi era l’oggetto della partnership. Poi altri ” contratti” hanno rinsaldato il rapporto tra l’ateneo napoletano e gli Scavi. Ed oggi si firma un nuovo accordo quadro volto ad ” approfondire la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio delle aree archeologiche vesuviane incluse nella competenza dell’area archeologica di Pompei”.

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