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Padre e figlio, ritenuti responsabili per resistenza e minacce aggravate dal metodo mafioso

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Per delega del Procuratore della Repubblica f.f., si comunica che ieri mattina la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di Sansò Angelo nato a Napoli il 14.4.1968 e Sansò Paolo nato a Napoli il 13.2.1998,  padre e figlio, ritenuti responsabili in concorso tra loro di resistenza e minacce aggravate dal metodo mafioso nei confronti di P.U.

Le investigazioni svolte da personale della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato San Paolo su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno permesso di raccogliere gravi elementi di colpevolezza a carico degli indagati i quali la notte del 31 gennaio 2023, nel corso di un intervento di una pattuglia della Polizia nella zona del rione Traiano per una segnalazione di un improvvisato concerto di cantanti neomelodici in una piazza del rione, avrebbero minacciato il personale operante con lo scopo di proseguire nei festeggiamenti organizzati in onore di un parente di un capoclan che stava celebrando il suo compleanno, costringendo gli agenti a chiedere rinforzi per interrompere gli schiamazzi.       

Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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