Nel corso di un’intervista a ‘La Radiazza’, Gigi D’Alessio ha parlato della festa scudetto del Napoli chiarendo la sua posizione:
“Tutti quelli che hanno scritto: ‘Gigi non ha voluto dare il palco al Napoli per la festa Scudetto’, non è vero nulla. So stato il primo ad andare da Aurelio. Ho detto a De Laurentiis che facevo cinque giorni a piazza del Plebiscito, il sesto la lasciavo a lui per la festa. Era tutto già pronto. Da quel momento però, non si è capito più nulla”.
Infatti, il cantante napoletano terrà una serie di concerti in piazza del Plebiscito tra il 26, 27 e 28 maggio, e poi il 2 e 3 giugno con lo spettacolo ‘Gigi, uno come te-ancora insieme, che sarà trasmesso su Rai Uno il 1 giugno.
Pertanto, il 4 giugno Gigi D’Alessio avrebbe dovuto concedere il palco per la festa scudetto in piazza, ma il patron del Napoli ha annunciato che la festa si terrà all’interno dello stadio Maradona dopo il match con la Sampdoria.
Ecco la conclusione di D’Alessio:
“Stavo mettendo in piedi una festa per Napoli con tutti gli artisti partenopei. Il palco era già disponibile, ma poi ci sono stati dei cambiamenti, Aurelio è unico. Volevo intitolare la festa del 4 giugno ‘Tutti i napoletani’, invitare i cantanti partenopei, con ingresso gratuito, sarebbe stata una festa. Ho fatto 10 riunioni, ma poi De Laurentiis si vede che voleva l’internazionalizzazione di Napoli, facendo venire artisti stranieri che, secondo me, non hanno nulla a che fare con la nostra città. Non penso per esempio che avrebbero invitato me, Nino D’Angelo o altri alla festa scudetto del Milan o dell’Inter. Sul palco, oltre ai calciatori, ci devono essere tutti quelli che rappresentano la musica di Napoli. Avevo messo il palco a disposizione, bisognava pagare solo le maestranze. Sarò comunque presente alla partita con la Sampdoria e magari canterò allo stadio o negli spogliatoi”.