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Noto rapper napoletano nei guai per guida senza patente, le forze dell’ordine lo hanno riconosciuto dai tatuaggi

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Agli agenti della Polizia locale aveva detto di non avere documenti personali né della macchina: sono riusciti a risalire alla sua identità grazie ai controlli sul registro della Motorizzazione civile e sui social network. Denunciato per sostituzione di persona, false dichiarazioni e guida senza patente reiterata. L’auto è stata sequestrata ai fini della confisca, A tradirlo sono stati i tatuaggi sul collo e sulle mani. Sorpreso per la seconda volta a guidare senza patente, ha tentato di spacciarsi per il fratello ma le tante foto pubblicate su siti Internet e profili social, insieme ai tatuaggi, alla fine lo hanno smascherato. Un noto rapper italiano è stato denunciato a piede libero dagli agenti del Corpo intercomunale di Polizia locale di Riccione, Misano Adriatico e Coriano per sostituzione di persona, false dichiarazioni e guida senza patente reiterata, violazione che assume rilevanza penale in quanto reiterata.

Non solo, il veicolo di proprietà del cantante, un’Audi A1, è stato sottoposto a sequestro finalizzato alla successiva confisca. Succede tutto la sera di venerdì, poco dopo le 19. Gli agenti della Polizia locale stanno effettuando un servizio ordinario di controllo del territorio lungo la via Flaminia a Riccione: intimano l’alt e fermano l’Audi condotta da un ragazzo. Al giovane vengono chiesti i documenti personali e dell’autovettura ma lui sostiene di non averli. Rilascia le proprie generalità sottoscrivendo un apposito modulo però qualcosa agli agenti non torna e si insospettiscono. Decidono quindi di approfondire i controlli prima sul veicolo e poi sull’identità del ragazzo. Tramite l’archivio della Motorizzazione civile verificano a chi sia intestata la targa e se l’intestatario sia in possesso o meno di titolo per guidarla.

Dal controllo emerge che il proprietario dell’auto non ha la patente: a questo punto gli agenti della Polizia locale nutrono ancora più dubbi sull’identificazione del conducente appena fermato. Chiedono ulteriori approfondimenti, soprattutto pretendono chiarimenti dal ragazzo. Lui non demorde, continuando a garantire che la sua identità è proprio quella scritta sul modulo. A questo punto gli agenti optano per un approfondimento sui social network. Nome e cognome utilizzati dal giovane compaiono sulle principali piattaforme social ma l’immagine, per quanto somigliante, differisce soprattutto per la mancanza di evidenti tatuaggi che invece il conducente dell’Audi A1 ha sia sulle mani che sul collo. Diventa chiaro che il fermato, che non ha la patente, ha fornito agli agenti le generalità del fratello non tatuato. E si palesa così la sua vera identità: è un giovane rapper italiano piuttosto noto al pubblico. Non solo: dai controlli emerge che era già stato sanzionato in precedenza, sempre dalla Polizia locale di Riccione, proprio perché sorpreso, anche in quell’occasione, a circolare senza essere munito della patente di guida, in quanto mai conseguita. All’epoca del primo controllo gli era stata elevata una sanzione amministrativa che prevedeva il pagamento di 5.100 euro. Pagamento che il rapper non ha mai effettuato.

Al termine di tutte le procedure di controllo e identificazione, il cantante è stato denunciato a piede libero, per sostituzione di persona, false dichiarazioni e guida senza patente reiterata, violazione che, come detto, assume rilevanza penale quando reiterata. L’Audi A1 è stata sottoposta a sequestro ai fini della confisca.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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