L’emergenza Covid è finita, ma tavoli e tavolini dei locali a Napoli restano lì dove sono visto l’ampliamento che era stato loro consentito da un’ordinanza speciale firmata in prima battuta dall’ex sindaco Luigi de Magistris. Nel mese di giugno 2020, ormai quasi tre anni fa, l’amministrazione comunale aveva acconsentito alla richiesta di concessione di maggiore suolo pubblico alle attività di ristorazione, bar e simili in contrasto agli effetti nella normativa anti Covid che prevedeva un maggiore distanziamento sociale. Di conseguenza, il numero di coperti disponibili era diminuito con conseguenze economiche negative per i gestori, che ricevettero quindi una mano importante dal primo cittadino.
Ebbene, a ordinanza cessata così come l’emergenza che ne aveva giustificato l’entrata in vigore, i tavolini sono rimasti lì dove erano. Lo denuncia la consigliera regionale Maria Muscarà che afferma: “Come volevasi dimostrare, il Covid era una scusa per dare la possibilità ai locali di allargarsi senza limiti con i tavolini. La situazione legata all’occupazione del suolo pubblico, ormai a Napoli ha superato i limiti della decenza, creando situazioni di assoluto pericolo per la circolazione ma anche per la vivibilità di chi vive sopra a vere e proprie taverne a cielo aperto, ed ora con l’arrivo della stagione estiva lo sarà ancora di più”.
“Non si tratta di semplici tavolini – continua la consigliera Muscarà – ma questi signori hanno occupato abusivamente luoghi pubblici, anche con gazebo e costruzioni fisse: si parla di veri e propri abusi edilizi! Mi sembra surreale questa discussione che sta procedendo in consiglio comunale, che deve semplicemente ripristinare la legalità dopo la pandemia, avendo chiuso gli occhi durante un periodo particolare, il tutto per la qualità della vita cittadina e per la decenza di quartieri interi. Basterebbe un controllo, la maggior parte di questi locali, non ha bagni per i disabili, o questi sono infilati dentro gli scantinati, chiaramente non a norma. Tali gazebo e costruzioni abusive impediscono anche la visibilità di monumenti secolari per quei turisti che sono costretti a fare lo slalom tra tavoli e costruzioni abusive, impedendo anche la visibilità di monumenti secolari nascosti dai locali”.