CAIVANO – Vi ricordate il famoso “contratto ponte” fatto alla Green Line in attesa dell’indizione di un bando di gara europea sul servizio di igiene urbana già descritto attraverso queste pagine? (leggi qui). E come avevo previsto nel lontano 2 novembre 2022 (leggi qui), giorno in cui venne presentato alla cittadinanza il Piano Industriale da allegare alla pubblicazione del gara pubblica. A distanza di sei mesi, non si è stati ancora in grado di pubblicare un bando di gara e si è avuta, ancora una volta, come ampiamente previsto dal sottoscritto, la necessità di prorogare ancora, illegittimamente, il servizio di raccolta rifiuti alla Green Line.
Così tutti contenti: sindaco, consiglieri, assessori e zone d’ombra del territorio. Tutti d’accordo sulla linea da adottare sul servizio di igiene urbana e mentre si cerca di distrarre i cittadini con feste, farina e forca – vedi la festa di Campiglione organizzata e ostentata da chi muove i fili attaccati alla giacca del Sindaco Enzo Falco – e dai post ingannevoli sui numeri del bilancio pubblicati dalla fascia tricolore – l’ex dirigente Gennaro Sirico chiudeva i bilanci anche con tre e quattro milioni di disavanzo ma è rimasto umile quando si è dichiarato dissesto – nel silenzio assordante delle proclamazioni si effettuano proroghe illegittime per continuare ad assicurare il lavoro ad amici e parenti degli “amici” di Caivano e con la scusa del cantiere carente si continueranno ad assumere personaggi contigui agli innominati di Caivano così, sempre per continuare a fare il Nostradamus della situazione, con largo anticipo si prevede un incremento di lavoro con relativa modifica dell’importo, tendente all’innalzamento della spesa, per i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza di alcune strade comunali.
In realtà i lavori di rifacimento di queste strade erano partiti, assegnati alla Appalti Generali Srl di San Cipriano d’Aversa per un importo pari a € 655,624,58 inclusa d’iva grazie ad un ribasso effettuato dalla ditta in fase di presentazione delle offerte del 37,85%, ma si son dovuti interrompere per motivi estranei a quelli tecnici.
Da alcune indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo pare che le interruzioni ai lavori di rifacimento del manto stradale siano dovute ad alcuni “effetti collaterali” che si presentano ogni qualvolta nel comune gialloverde il settore lavori pubblici debba aprire un cantiere e stando sempre alle stesse indiscrezioni, i costi dovuti da questi “strani” imprevisti saranno addebbitati proprio ai contribuenti caivanesi, dato che la ditta che sta cercando in tutti i modi di non accollarsi queste spese “superflue” ma finora “inevitabili”, alla fine sceglierà di chiedere all’ente appaltante una revisione dei prezzi adducendo questo costo “imprevisto” ad un innalzamento dei costi del materiale nonché ad alcuni straordinari non contemplati nel disciplinare di gara.
Così per i cittadini caivanesi, oltre il danno anche la beffa, non solo si ritroveranno con un disservizio dal punto di vista della viabilità ma dovranno anche mettere di tasca propria i soldi per questi “effetti collaterali”. Questo sempre perché all’interno dell’Amministrazione Falco chi gestisce la cosa pubblica della manutenzione non riesce o non vuole prendere le distanze da certi ambienti che attualmente, stanno rappresentando non solo un freno all’azione programmatica che deve avere un’Amministrazione che si rispetti ma un vero e proprio cancro per la comunità gialloverde.
E pensare che l’Amministrazione Monopoli è stata raggiunta dalla Commissione d’Accesso per molto molto meno. Dal nostro canto, noi della “carta stampata” non possiamo fare altro che continuare ad espletare il ruolo di “sentinelle del potere” cercando di denunciare, attraverso le nostre pagine, il marcio e le commistioni che si registrano tra zone d’ombra dei territori e le istituzioni.