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Sting a Secondigliano, concerto nel carcere

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Si comincia all’alba, a Mergellina. Si finisce a sera, ai tavoli di Mimì alla Ferrovia. Con Sting e Trudie che non tradiscono stanchezza dopo la lunga giornata di ciak e prove. ” Napoli è incantevole. E questo progetto riesce a moltiplicare energie e possibilità di rinascita, per chi soffre. Non si poteva rifiutare un incontro così bello”, scandiscono. Si guardano negli occhi, ringraziano Arnoldo Mosca Mondadori, padre Antonio Loffredo, anche Lorenza e Luciano Stella, Francesco Di Leva e Dario Sansone. Un tavolo per pochissimi, un po’ di vino, discorsi tra amici.

Tutto è pronto in mezzo al mare, già dalle quattro di ieri mattina. I coniugi Sumner – coppia d’oro dello star- system che sfugge a ogni etichetta: ambientalisti, attenti al sociale, innamorati da decenni dell’Italia, legatissimi alle loro vigne della tenuta toscana Il Palagio – su una barca, nel Golfo. Si gira. Lui canta, lei è ancora una volta alla macchina da presa. Trudie insegue le striature grigio e arancio, cattura la luce liquida della costa per il video che immortalerà il canto per i detenuti. Lui è al centro con la sua voce e carisma. Ma l’esecuzione clou sarà oggi nel carcere di Secondigliano con 4 musicisti, missione speciale: a lungo curata e protetta dal riserbo, come ha svelato Repubblica tre giorni fa.

La rock star ha riscritto Fragile, suo pezzo iconico. E lo suona con la prima chitarra realizzata con il fasciame delle barche di Lampedusa nel laboratorio di liuteria del penitenziario di Alta sicurezza: quel legno che è simbolo di dolore e marginalità si trasforma in dignità di lavoro e riscatto per le persone detenute. Tutto grazie al progetto Metamorfosi: ideato a Milano dalla Casa dello spirito e delle arti fondata da Mosca Mondadori e portato avanti con l’adesione ( naturalmente gratuita) di Mr. Gordon e di Trudie Styler, insieme alla Fondazione San Gennaro, incui padre Loffredo ha unito le esperienze innovative del Rione Sanità e il lavoro fatto in quella Basilica, oggi guidata da padre Gigi Calemme, diventata territorio di rinascita.

“È un onore accogliere un’icona della musica internazionale come Sting. L’appuntamento con i detenuti di Secondigliano conferma quanto la musica possa unire ed educare. I napoletani sapranno farlo sentire a casa. Welcome @officialsting”, il tweet del sindaco Manfredi. Entusiasta e grata, a nome della complessa struttura, Giulia Russo, direttrice del carcere. “Se me lo avessero raccontato, da ragazza, che avrei avuto qui per qualche giorno Sting, non ci avrei mai creduto “, spiega aRepubblica. Intanto sono ben 9 i corsi in itinere, per chi vive in quelle celle. Quello che realizzerà ” chitarre, mandole e mandolini ” va avanti con i contratti voluti dalla Fondazione milanese per i maestri e per 3 detenuti d’Alta sicurezza. “Il progetto Metamorfosi rientra nel Polo Arti e Mestieri realizzato in questo Istituto a novembre 2022 e fa da contraltare al Polo universitario penitenziario realizzato con l’università Federico II – spiega Russo in realtà, proviamo a dare un’ampia offerta, 4 corsi penitenziari e 5 laboratori di Cassa delle ammende”.

Il progetto che ridà vita a quel legno di barche destinate a marcire “è spendibile all’esterno, con la condivisione del dolore di un’umanità che soffre all’unisono – ricorda la direttrice – soffre all’esterno perché il materiale viene appunto dai barconi di migranti approdati a Lampedusa. E soffre all’interno perché chi lavora quel materiale è in carcere, analogamente ” fragile e dolente” ” . Orgoglio collettivo, sottolinea. ” Partecipiamo a qualcosa di unico, irripetibile – sottolinea ancora – una star dello spessore di Sting, e di sua moglie, non si limitano ad accogliere il dono della chitarra, ma ricambiano concedendoci voce, tempo. E il loro racconto” . Il resto è relax. E buona cucinanapoletana.
 

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Guerra, Putin avverte: “Il conflitto è globale, pronti a colpire Usa e Gran Bretagna”

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Durante un drammatico discorso alla nazione, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato il test su un obiettivo militare in Ucraina di un nuovo missile balistico ipersonico, l’Oreshnik. Ecco le dichiarazioni del leader del Cremlino:

“Il permesso dato dagli Usa e dalla Gran Bretagna a Kiev di attaccare in profondità il territorio russo con i missili da loro forniti ha fatto assumere al conflitto un carattere globale, e Mosca si riserva il diritto di colpire anche le infrastrutture militari di Washington e Londra”.

Inoltre Putin ha precisato che contro il nuovo missile, capace di viaggiare a 2-3 km al secondo, non esistono difese aeree efficaci. Mosca continuerà a testarlo in questo conflitto, scegliendo gli obiettivi “sulla base delle minacce alla sicurezza della Federazione Russa”, ma avvertendo in anticipo i civili perché abbandonino le aree che potrebbero essere attaccate.

Tuttavia, il monito più inquietante lo ha lanciato agli Usa e alla Gran Bretagna, confermando che sei missili Atacms americani e un numero imprecisato di Storm Shadow britannici sono stati lanciati tra martedì e mercoledì sulle regioni russe di Bryansk e Kursk.

Pertanto, Putin ha aggiunto: “Ci consideriamo autorizzati a usare le nostre armi contro le strutture militari di quei Paesi che permettono l’impiego delle loro armi contro le nostre strutture. E in caso di un’escalation di azioni aggressive, risponderemo in modo deciso e simmetrico”.

Secondo il presidente, “la Russia è pronta a risolvere pacificamente tutti i problemi, ma è pronta anche a qualsiasi sviluppo degli eventi”.

Poi, l’attenzione del leader russo, si sposta sugli Stati Uniti e sul nuovo presidente Trump, il quale aveva promesso di riportare la pace tra Mosca e Kiev:

“Gli Stati Uniti hanno sbagliato a stracciare unilateralmente il Trattato sulle forze intermedie nucleari (Inf) che, firmato nel 1987 da Ronald Reagan e Mikhail Gorbaciov, aveva messo al bando gli euromissili. E la decisione di abbandonarlo fu presa proprio durante la presidenza Trump, nel 2019. Quindi Mosca deciderà se e dove schierare missili a corto e medio raggio sulla base delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti”.

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Salvini sulla decisione della Corte Penale Internazionale: “Se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto”

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Il vicepremier Matteo Salvini è intervenuto a margine dell’assemblea Anci, parlando della recente decisione della Corte Penale Internazionale di elevare un mandato d’arresto nei confronti del leader israeliano Netanyahu.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. I criminali di guerra sono altri. Non entro nel merito delle dinamiche internazionali. Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l’incubo dei missili e con i bunker sotto le case da decenni. Adesso dire che il criminale di guerra da arrestare è il premier di una delle poche democrazie che ci sono in Medioriente mi sembra irrispettoso e pericoloso, perché Israele non difende solo se stesso ma difende anche le libertà, le democrazie e i valori occidentali. Mi sembra evidente che sia una scelta politica dettata da alcuni paesi islamici che sono maggioranze in alcuni istituzioni internazionali”.

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Giugliano, via Santa Caterina da Siena rivede la luce dopo sei anni: l’annuncio del sindaco

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Via Santa Caterina da Siena a Giugliano rivede la luce dopo sei anni di attesa. Infatti, dopo il crollo dovuto alle forti piogge del 23 febbraio 2018, arrivano buone notizie.

L’annuncio è stato dato dal sindaco di Giugliano, Nicola Pirozzi:

“È una notizia che segna un momento fondamentale per la nostra città: la Regione Campania ha approvato un finanziamento di 20 milioni di euro per il rifacimento del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena. Si tratta di un’opera attesa da oltre 6 anni, da quella terribile notte in cui la strada crollò, causando enormi disagi e difficoltà per i residenti di via Santa Caterina e delle zone limitrofe”.

Poi, prosegue: “Questa situazione non poteva e non doveva continuare oltre. Fin dall’inizio del mio mandato, mi sono battuto con determinazione per ottenere le risorse necessarie a risolvere definitivamente questo problema. Oggi posso dirvi che quella promessa non è rimasta tale: abbiamo raggiunto un traguardo importante, che rappresenta un segno concreto del nostro impegno quotidiano per migliorare la città”.

Infine, Pirozzi ha poi spiegato che è in fase di realizzazione il progetto esecutivo:

“Dopo l’aggiudicazione dell’appalto finalmente partiranno i lavori, ponendo fine ad una situazione che per troppo tempo ha penalizzato il nostro territorio”.

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