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Napoli, la proposta del consigliere Musto: “Aprire il Maradona per permettere ai tifosi di vedere Inter-Lazio tutti insieme”

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Il Napoli si avvicina sempre più al suo terzo scudetto, ma la vittoria nel prossimo match in casa con la Salernitana, potrebbe ancora non bastare per l’aritmetica. Infatti, i partenopei dovranno attendere l’esito di Inter-Lazio in programma domenica alle 12:30, che in caso di non vittoria degli uomini di Sarri consegnerebbe la vittoria matematica agli azzurri.

Pertanto, il consigliere comunale Luigi Musto ha chiesto ufficialmente al sindaco Manfredi, di allestire un maxischermo all’interno dello stadio Maradona e permettere a tutti i tifosi del Napoli di assistere al match di San Siro.

Ecco quanto spiegato da Musto in una nota:

“L’accoglienza riservata agli azzurri a Capodichino dopo la splendida vittoria a Torino, è solo il preludio alla grande festa che ci sarà. Ci auguriamo da tifosi innanzitutto, forse già domenica prossima se il Napoli dovesse battere la Salernitana nella sfida di sabato 29 aprile. È per questo che stamane, ho chiesto ufficialmente al sindaco Manfredi di farsi portavoce delle tante richieste che mi stanno giungendo, dai giovani soprattutto. Sarebbe un bellissimo gesto verso la tifoseria aprire lo stadio Maradona domenica 30 aprile e permettere di vivere la partita del Meazza tra Inter e Lazio, che potrebbe ‘consegnarci’ indirettamente lo scudetto, tutti insieme”.

Poi, ha concluso: “Una prima giornata di festa magari con la presenza dei calciatori, che potrebbero gioire con il popolo napoletano fin da subito. La ‘meraviglia’ a cui hanno assistito stanotte increduli, sta dando loro il metro di ciò che dovranno vivere, circondati dall’affetto della gente e questa, potrebbe essere una buona ‘prima occasione'”.

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A Napoli la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre

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Nella solennità di San Francesco di Paola, patrono della “Gente di Mare”, nella omonima Basilica Pontificia di Napoli, in piazza del Plebiscito, a Napoli, si è tenuta la celebrazione in memoria dei caduti di tutte le guerre, di terra, di cielo e del mare.

Numerosa la partecipazione di autorità civili e militari, tra cui il Viceprefetto di Napoli, Dario Annunziata, dell’Ammiraglio Ispettore della Marina Militare Pierpaolo Budri, del presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Napoli Antonio Varriale.

È stata deposta una corona in memoria dei caduti a cura dell’Anmi, mentre il Presidente della Delegazione Provinciale dell’Oncsc Alfredo Migliaccio ha ribadito lo spirito di cooperazione tra le componenti associative d’arma, che rendono viva la memoria di chi ha combattuto per garantire la nostra stessa esistenza.

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Effetto dazi sulle Borse mondiali: “rischio di recessione per l’economia mondiale”

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I dazi di Trump “liberano l’America” ma fanno crollare i mercati, da Parigi (-3%) a Wall Street (-2,76%), con il Nasdaq in calo di oltre il 4%.

Milano lascia sul campo il 2,8%. Francoforte il 2%, Londra l’1,43%, favorita da tariffe più leggere rispetto agli altri Paesi, e Madrid l’1,23%. Il crollo del greggio (Wti -7% a 66,67 dollari al barile) e le tariffe commerciali sull’acciaio frenano Tenaris (-8,22%), Saipem (-6,86%), Prysmian (-5,08%), Antofagasta (-7,25%) e Anglo American (-6,44%).

“Le prospettive per l’export e l’impatto diretto e indiretto dei dazi sono un grosso motivo di preoccupazione“. Lo si legge nel resoconto (minute) della riunione della Bce del 5 e 6 marzo, che dà conto anche dei dubbi dei Governatori sul segnale da dare sui tassi d’interesse: i membri del Consiglio direttivo giudicavano “importante” che la comunicazione non dia un segnale in alcuna direzione in vista del meeting di aprile, “tenendo sul tavolo sia un taglio dei tassi che una pausa, in funzione dei dati in arrivo”.


(fonte: Ansa)

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Commercio, sempre più negozi cittadini e centri commericali chiudono con ricadute sull’occupazione

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Sempre più negozi cittadini chiudono con ricadute sull’occupazione.
Se ne apre uno, abbassano la serranda tre, secondo un noto sindacale nazionale di settore.
La crisi è stata acuita ultimamente dalle vendite on-line con consegna a domicilio, di questo passo si rischia che i centri urbani, senza più esercenti, diventino città-dormitori, più brutte, deserte e anche più pericolose.

“Assolutamente sì, è indispensabile un intervento dall’alto per fermare questa deriva che sta arricchendo sempre gli stessi colossi globali e impoverendo le economie locali. In Italia, il commercio fisico è stato lasciato senza strumenti per competere – dice Gaetano Graziano, Vicepresidente dell’associazione dei direttori dei centri commercialiAltri Paesi – continua – hanno capito il rischio e hanno agito: la Francia ha imposto una tassazione sui giganti del web per riequilibrare la concorrenza, la Germania ha investito nel supporto tecnologico ai negozi e il Regno Unito ha ridotto le imposte sugli esercizi commerciali per abbattere i costi di gestione. Nel nostro Paese, invece, non si è fatto nulla di tutto questo, con il risultato che le chiusure aumentano e i centri urbani si svuotano. Senza una strategia nazionale che includa sgravi fiscali, incentivi per la digitalizzazione e una regolamentazione più equa per l’e-commerce, il commercio locale sarà destinato a scomparire, con conseguenze gravissime sul PIL, sull’occupazione e sulla qualità della vita nelle nostre città.”

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