Cronaca

Morte Marzia Capezzuti, la 29enne morta dopo essere stata picchiata e torturata

Pubblicato

il

Era il marzo 2022, quando la 29enne milanese Marzia Capezzuti scomparve da Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, dove si era trasferita per vivere con il fidanzato.

Secondo una prima ricostruzione, la ragazza sarebbe stata insultata, picchiata e trattata come una schiava, costretta a dormire in uno sgabuzzino, chiusa a chiave e con le mani legate, oltre ad essere costretta ad ingoiare una sigaretta accesa e marchiata col fuoco con le iniziali B e V impresse sulla pelle, ad indicare il nome di Barbara Vacchiano, sorella dell’ex compagno della vittima.

Pertanto, la giovane si sarebbe trasferita nel 2017 e secondo gli inquirenti le vessazioni sarebbero iniziate quell’anno, perpetrate dalla sorella dell’ex compagno Maria Barbara Noschese, suo marito Damiano Noschese e il figlio 15enne della coppia, i quali avrebbero messo in atto una serie di comportamenti per ‘mero intento punitivo’, appropriandosi anche della pensione che Marzia riceveva in quanto affetta da ritardo mentale di media gravità.

Tuttavia, secondo quanto riferito dalla figlia della coppia, la madre così le disse dopo essersi presentata in caserma:

“Tanto non la trovano, l’ho uccisa e l’ho data in pasto ai maiali”.

Popolari

Exit mobile version