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Il calo demografico svuota le scuole

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La scuola si spopola. Il calo degli alunni che colpirà da settembre gli istituti campani è di circa 13 mila iscritti. Secondo i calcoli dell’Ufficio scolastico regionale, comunicati un paio di giorni fa ai sindacati

Proprio questo punto spaventa organizzazioni sindacali e famiglie: cosa accadrà agli istituti scolastici che non raggiungeranno la soglia minima di iscritti? La legge di bilancio è chiara: sotto i 900 alunni le scuole perderanno il dirigente scolastico, il direttore amministrativo e finiranno accorpate ad altre scuole. Una prospettiva che anche la Regione si appresta ad affrontare con non poche preoccupazioni. «È chiaro che ci aspettiamo una diminuzione delle autonomie scolastiche ma deve essere una occasione per razionalizzazione e ottimizzazione l’offerta formativa – dichiara il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Ettore Acerra – Entro il 31 maggio si arriverà alla determinazione del decreto in attuazione della legge di bilancio.

Un dato è inequivocabile. In due anni la Campania ha perso 30.018 alunni. È come se nel giro di un biennio fosse stata cancellata dalla geografia regionale una città di piccole dimensioni. Meno alunni e meno classi non si tradurrà però in una perdita di posti dei docenti. La rassicurazione arriva da Acerra: «L’organico è praticamente identico rispetto all’anno scorso dichiara – E c’è una risorsa in più che utilizzeremo per potenziare l’educazione motoria alla scuola primaria con 489 docenti assegnati alle province. Sostanzialmente la stabilizzazione dell’organico docente è una conferma frutto di un impegno preciso preso dal ministero.

«Aumentiamo di 848 posti l’organico dei docenti di sostegno su organico di diritto — annuncia Acerra – L’obiettivo è anticipare quanto più è possibile l’assegnazione dei posti in deroga per evitare contenziosi e avere tutti i docenti specializzati il primo giorno di scuola». 

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