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Cronaca

Guardia Di Finanza sequestrati oltre 1,3 tonnellate di sigarette di contrabbando.

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Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i finanzieri del Comando Provinciale di Napoli hanno sequestrato oltre 1,3 tonnellate di sigarette di contrabbando delle marche “Marlboro” e “Winston”. Durante i controlli estesi a tutta la provincia, infatti, è stato individuato nel comune di Boscoreale un capannone adibito a deposito clandestino, all’interno del quale sono state rinvenute 6.987 stecche di sigarette di contrabbando, pronte ad alimentare le diverse piazze partenopee.
In particolare, una pattuglia di finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria di Napoli, impegnata nell’attività di monitoraggio dell’area oplontina, ha notato i movimenti sospetti di due soggetti che, in maniera continuativa, caricavano scatole di cartone prive di riferimenti specifici circa il loro contenuto a bordo di 2 automezzi presenti nel piazzale antistante un fabbricato.
Insospettiti dalla circostanza, i militari delle fiamme gialle hanno deciso di procedere ad un controllo più approfondito all’esito del quale hanno riscontrato l’illecito traffico.
Inoltre, dai primi accertamenti condotti è stata altresì riscontrata la contraffazione dei prodotti sequestrati. I due soggetti, entrambi domiciliati in Torre Annunziata, con precedenti specifici per fatti di contrabbando, su disposizione della locale Procura della Repubblica, sono stati posti agli arresti domiciliari e giudicati con il rito per direttissima. Le sigarette, qualora immesse sui mercati clandestini, avrebbero fruttato oltre 200 mila euro. L’attività di servizio, eseguita dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli, testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrasto al contrabbando di prodotti destinati al consumo che, oltre ad essere potenzialmente rischiosi per la salute, danneggiano il mercato e sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che operano nella legalità.

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Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

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È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

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Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

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Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

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Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

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Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

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