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CAIVANO. Questione Centro Sportivo NEA di via De Nicola. Il Direttore Abenante risponde a De Lucia: “scarsi tentativi di difesa”

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CAIVANO – Solo ora, e mi scuserà il Consigliere Antonio De Lucia, ho trovato tempo per dare udienza e importanza al suo commento rilasciato (leggi qui) sotto il mio editoriale che poneva l’attenzione sul centro sportivo che sorgerà su un terreno adibito e destinato a Verde Pubblico in via E. De Nicola (leggi qui). Ci tengo a precisare che la mia risposta è necessaria affinché si faccia chiarezza sulla vicenda e solo perché chi mi contesta viene considerato dal sottoscritto un’istituzione pubblica senza sentire alcun bisogno di rispondere ad un De Lucia qualsiasi. Ma veniamo ai fatti.

Il Consigliere De Lucia nel suo post al primo punto scrive: Pasquale Vitale non è stato e non può essere stato mio elettore in quanto ha la residenza a Crispano” . Pasquale Vitale, come scritto nel mio precedente editoriale e come confermato anche da lui in una sua missiva, ha ricoperto il ruolo di Consigliere e Assessore al Comune di Caivano. Un po’ difficile per chi attinge voti e consensi solo da Crispano non crede Consigliere?

Il Consigliere De Lucia scrive ancora: “Mio fratello da anni non ha alcun rapporto con i Vigili Urbani di Caivano e quindi qualsiasi illazione a riguardo è dettata da ignoranza o da volontà di diffondere notizie false e tendenziose”. Premesso che la mia è una considerazione su una probabile possibilità di interferenza da parte di suo fratello ma dopo la sua affermazione appare più che probabile visto che addirittura nelle sue dichiarazioni cerca di far passare il messaggio che suo fratello dopo tanti anni di onorata carriera al comando della Polizia Locale caivanese, addirittura, abbia perso qualsiasi rapporto con i suoi ex colleghi. Consigliere ma chi ci crede?

Inoltre all’interno di quel commento si legge: “La competenza e le responsabilità in merito al rilascio di una concessione sono del funzionario preposto e non dell’assessore pro-tempore. L’assessore all’urbanistica (precedente o attuale che sia; ma da qualche mese la responsabilità di tale delega è in capo al Sindaco) non ha competenza in merito al rilascio di una concessione né in merito alla valutazione della legittimità di una concessione né in merito alla compatibilità di una struttura con la destinazione urbanistica dell’area in cui dovrà sorgere”. Consigliere De Lucia, ma chi ha scritto che è di competenza dell’Assessore rilasciare permessi di costruire? Forse nella foga e nell’ansia da prestazione – tipico della sua età – nel voler rispondere quanto prima ha perfino sbagliato a leggere, almeno si voglia pensare questo per non mettere in dubbio il suo livello di comprendonio della lingua italiana. Nel mio editoriale ho solo messo in discussione la tempestività di intervento da parte sua sulla questione, ossia il fatto che all’epoca del rilascio del permesso – redatto dal dirigente si capisce – lei era assessore all’Urbanistica, obbligato dal suo ruolo al controllo, rimasto in silenzio, poi sceso da cavallo – come si dice in gergo – ha cominciato a parlare dietro compulsione – ripeto – del suo grande elettore. Tutto qui! E mi scusi se i dubbi restano.

Andiamo avanti e leggiamo ancora dal commento del Consigliere De Lucia: “II CONI non valuta il merito di una concessione relativa a un impianto sportivo”. Ma che ne sa lei di quello che valuta il CONI? Si chiama parere favorevole sulla costruzione di un impianto sportivo e per ottenere tale parere l’imprenditore è stato obbligato a presentare, piano regolatore, documentazione tecnica, economica e progettuale del futuro impianto. Mi sa dire lei: se il Coni non entra nel merito perché chiede la visualizzazione di tutta la documentazione? Ma andiamo avanti.

Nel commento si legge ancora: “In merito alla rilasciata concessione alla Hinterland S.r.l. (di cui il legale rappresentante è il Sig. Rossi Crescenzo, nipote del Consigliere Comunale di maggioranza Perrotta Antonio) relativa alla costruzione di un “parco urbano con impianto sportivo e relativo parcheggio di pertinenza” (come risulta da documento del settembre 2022 del Geometra Vincenzo Zampella, quale responsabile urbanistica) su area destinata a Verde Pubblico (sigla VP nel vigente strumento urbanistico), l’argomento è stato discusso nella competente Commissione Consiliare. In tale Commissione si è espressa la necessità di chiedere un parere legale pro veritate, anche a seguito delle richieste di un privato (l’anzidetto Pasquale Vitale) inviate a tutti i Consiglieri Comunali, al Sindaco e agli Assessori, e giudicate come degne di attenzione in sede di Commissione”. Premesso che si voglia sperare che da Consigliere Comunale, avendo facile accesso agli atti anche di privati, lei abbia ottenuto autorizzazione dal privato, prima di rendere pubblico il nome giuridico del richiedente permesso. E siccome lei in questo passaggio tiene a precisare anche il grado di parentela del summenzionato richiedente, sta facendo comprendere che allora tutta la storia si traduce in una mera questione politica. Tutto questo la dice lunga sulla genuinità della sua azione politica in merito alla questione, anche perché dopo quattro relazioni che asseriscono che quella struttura così come progettata su quel pezzo di terreno si può fare, lei e il suo grande elettore ancora non si arrende e sta ancora qui a chiedere consulenze esterne a spese dei contribuenti e a commentare sui social. Allora visto che la piega sta prendendo le sembianze personali e personalistiche, le do un consiglio: al posto di far spendere soldi inutili ai contribuenti in richieste di ulteriori consulenze esterne, faccia un’azione emblematica, mecenatica e utile alla sua ummagine poltica, mette mano alla sua tasca, si avvalga di un parere di un grande luminare dell’Urbanistica e lo sottoponga all’opinione pubblica. Allora si che forse la sua lotta potrà avere un senso.

Inoltre nel lungo commento fatto dal De Lucia si legge ancora: “Successivamente è emerso un parere legale pro veritate dell’1/6/2000 espresso per una situazione analoga. Il parere è firma dell’avv. Sergio Cianciulli, in merito alla realizzazione di un impianto sportivo su zona G, destinazione VP, del Piano Regolatore vigente – lo stesso attualmente vigente – ed esprime ‘incompatibilità dell’impianto proposto con la destinazione d’uso dell’area. Poiché tale parere è negativo, è stato sollecitato a maggiore chiarezza della concessione alla Hinterland S.r.l., un nuovo parere legale che negasse o confermasse tale parere, cioè confermando o negando la validità della anzidetta concessione”. Con i nostri “potenti mezzi” siamo riusciti ad entrare in possesso del parere di cui lei parla e le posso garantire, da non esperto, ma a differenza sua la nostra testata gode di consulenze di ottimi professionisti su qualsiasi argomento – non potrebbe essere diversamente per una testata come la nostra, leader nel settore giornalistico e televisivo in Campania – che le due situazioni non sono sovrapponibili in quanto quel parere fu chiaro ma forse la sua strumentalizzazione è talmente “necessaria” che addirittura si cerca di annichilire la propria mente su cose oggettivamente chiare. Infatti le conclusioni di quel parere recitavano: “Stante la volumetria della struttura contemplata nel progetto presentato dalla Società XXX si è del parere che la stessa non sia compatibile con la sistemazione a verde di cui al V comma dell’Art. 54 del PRG e che pertanto non sia realizzabile in un’area avente destinazione urbanistica a verde pubblico”. Consigliè… “Stante la volumetria della struttura” sa cosa significa? Che in base alla dimensione dell’appezzamento di terreno – molto più piccolo rispetto al quale si sta parlando – la struttura che si voleva costruire era di gran lunga più grande, coprendo maggiore percentuale ai danni del verde pubblico. Inoltre nel parere si legge che la richiesta faceva solo riferimento all’Art. 54 del PRG non ponendo ulteriori dettagli e pertanto il parere non si poteva appoggiare sulla vacuità della norma.

Infine il Consigliere De Lucia, pur di ottenere attenzioni dalla nostra testata e le ha ottenute, proprio per quanto scrive, si legge: “Concludo chiarendo che non vi è nessuna relazione fra questi fatti e l’attività religiosa svolta dal sacerdote don Maurizio Patriciello, ma mi sento onorato di essere accostato – seppure impropriamente – alla sua pregevole attività, anche se non condivido lo spregevole tentativo di macchiarlo scioccamente con fango mediatico, che voglio sperare non sia motivata da impulsi pennivendoli”. Non comprendendo come mai si è voluto tirare per i capelli in questo commento il prete, rispondo che non mi lascio trascinare in polemiche che riguardano il prete Patriciello. Mi tengo ben stretta la mia opinione sulla differenza e la distanza che ci deve essere tra laico e religioso. Sempre critico sui tentativi della Chiesa di colmare lacune lasciate per strada dalle istituzioni e mai nulla di personale c’è stato e ci sarà nei confronti del summenzionato prete. L’opinione pubblica si forma anche attraverso i miei editoriali e certo non si è mai visto che avvenga il contrario come fallacemente tenta di fare il nostro bravo consigliere. In quanto al pennivendolo beh, oramai ci sono abituato e svicolo l’illazione chiedendo al De Lucia se mi avesse offerto denaro per aver scritto che all’ultimo Consiglio ha fatto benissimo a prendere le distanze uscendosene dall’aula all’indomani delle offese sessiste fatte dal Consigliere Giuliano all’indirizzo delle consigliere donne dell’opposizione. Questo sempre per testimoniare, la genuinità, l’imparzialità, l’autonomia e la libertà delle mie opinioni. Tanto le dovevo.

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