NAPOLI – IL Ministero dell’interno e tutte le autorità impegnate a Napoli per la festa di un trionfo sportivo, un caso più unico che raro.
Largo Maradona, ormai nessuno più lo chiama via Emanuele De Deo, ha aperto delle riflessioni importanti in termini di sicurezza. Ai Quartieri Spagnoli, dove c’è il Murales di Diego, nella sostanza un pezzo di città è totalmente fuori controllo, amministrato da abusivi e contrabbandieri, con i turisti che sono tornati a scattare foto al “pazzariello” in costume che getta il sale per scacciare la cattiva sorte. In questo scenario non si è visto un solo esponente delle forze dell’ordine. Non è successo nulla di grave – è bene sottolinearlo – ma le scene che si sono viste non sono esattamente quelle di una pacifica festa. Domani al Viminale si accomoderanno assieme al ministro Matteo Piantedosi il sindaco Gaetano Manfredi, il prefetto Claudio Palomba, il questore Alessandro Giuliano e molto probabilmente il patron della SSC Napoli Aurelio De Laurentiis che fino a oggi ha partecipato a tutte le riunioni tenutesi nelle prefettura napoletana. Per il patron, oltre i festeggiamenti, il punto cruciale di cui ha già parlato con Piantedosi, è cacciare dallo stadio Maradona quei facinorosi e delinquenti che prima durante e dopo Napoli-Milan del 2 aprile hanno trasformato l’esterno dello stadio e la curva B in un teatro di battaglia. In questo contesto cosa chiederà il sindaco al ministro? Sostanzialmente una assunzione di responsabilità da parte del ministero su quello che si profila in questi ultimi mesi di passione pallonara in città. Vale a dire rinforzi a migliaia per la festa cosiddetta spontanea che si terrà il giorno in cui matematicamente il Napoli avrà vinto lo scudetto, e non manca molto, ammesso che ciò accada. Richieste legittime quelle di Palazzo San Giacomo ma deve fare però la sua parte perché i vigili urbani devono essere in strada in forze e per molte ore. E poi Manfredi vuole un piano dettagliato a iniziare da largo Maradona. Un aiuto potrà darlo la riapertura della seconda uscita della metro di Toledo da utilizzare per far defluire il flusso di persone e anche come via di fuga.