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CRISPANO. L’opposizione diserta il Consiglio e redige un documento forte nei confronti dell’Amministrazione

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CRISPANO – Oggi si è tenuto il Consiglio comunale che tra i vari punti all’Ordine del giorno presentava l’approvazione del Regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti, alcune ratifiche di delibera di giunta e l’approvazione della convenzione per concedere in gestione il Teatro “E. De Filippo” nonché l’approvazione della cittadinanza onoraria al parroco don Adriano Police.

Doveva essere un Consiglio Comunale normale, tranquillo ma il clima di scissione che sta cominciando a crearsi attorno all’Amministrazione Emiliano induce l’opposizione ad alzare il tiro. Forte pure del rinfoltimento dei due del PD, la minoranza ha redatto un documento, letto in aula dal Consigliere Filippo Castaldo, dove si invitava il Presidente del Consiglio e il Sindaco a rispettare il Regolamento del Consiglio Comunale e a ristabilire termini e condizioni che possono migliorare il processo democratico sul territorio.

Secondo l’opposizione il Presidente del Consiglio e il Sindaco sono rei di convocare in maniera reiterata l’Assise Pubblica sempre in modalità urgente, lasciando pochi giorni di studio e valutazione ai Consiglieri comunali che volessero intervenire in aula. Appare sistemico il modus operandi del Presidente secondo i sette firmatari del documento – Enzo Cennamo, Alfonso D’Errico, Marina Alfieri, Filippo Castaldo, Carmensita Costanzo, Marina Cennamo e Carlo Granata – anche perché, sempre secondo i redattori, tra i punti all’Ordine del giorno citati sopra non vi fosse nessuno in grado da poter essere discusso con urgenza.

Così i sette redattori decidono di non partecipare al Consiglio Comunale giusto per lanciare un monito all’Amministrazione e praticare un’azione politica forte nella speranza di poter sovvertire le modalità di convocazione del Consiglio Comunale.

Di seguito il testo del documento:

“I sottoscritti consiglieri, con riferimento alla convocazione del consiglio comunale, pervenuta in data 27 marzo 2023, da tenersi in data 30 marzo 2023, fanno presente quanto segue.

Ai sensi delle disposizioni vigenti e ai sensi degli articoli 21 e 22 dello Statuto del Comune di Crispano, di cui si riportano alcuni comma:

Articolo 21 – Presidenza del Consiglio –

1. E’istituitoilPresidentedelConsiglioComunale,ilqualepresiedeleriunionidelCivico Consesso, lo convoca, ne dirige i lavori, cura la programmazione dei lavori, assicura il collegamento politico – istituzionale con il Sindaco ed i gruppi consiliari, sovrintende e coordina l’attività delle commissioni consiliari, garantisce il rispetto delle norme di legge, Statuto e regolamento sul funzionamento del Consiglio.

Articolo 22 – Sedute del Consiglio, Scioglimento, Decadenza.

3. IlPresidenteassicuraunaadeguataepreventivainformazioneaigruppiconsiliaried ai singoli Consiglieri sulle questioni dell’O.d.G. secondo le modalità e nei termini previsti dal regolamento … omissis ….

nonchè ai sensi del regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale che tra l’altro prevede:

Art. 7 – Programmazione dei lavori –

– comma 1 “Il Presidente del consiglio programma periodicamente l’attività consiliare, sentiti il Sindaco, la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari e la conferenza dei Presidenti delle Commissioni consiliari, al fine di garantirne il buon andamento”.

– comma 4 “Il Presidente del Consiglio, sentita la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi consiliari, notifica ai consiglieri … omissis ….”

si evince chiaramente che non è possibile effettuare la convocazione, ancorchè di urgenza, del consiglio comunale se non viene preliminarmente sentita la conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari.

Non è sufficiente sentire solo e soltanto il Sindaco!

A tutela della democrazia e della partecipazione il legislatore ha previsto l’obbligo del coinvolgimento dei consiglieri nella fase propedeutica alla convocazione del consiglio in modo da stabilire congiuntamente l’ordine del giorno da proporre al consiglio comunale.

Non può trovare giustificazione l’urgenza dei temi da discutere (alcuni dei quali palesamente non urgenti) in quanto l’urgenza molto spesso è indotta dall’inefficienza di questa amministrazione ed è diventata l’alibi per colpire la partecipazione dei consiglieri sia di maggioranza che di minoranza alla gestione del bene pubblico.

La presunta urgenza riduce anche la partecipazione dei cittadini in quanto non consente ai consiglieri di fare la dovuta comunicazione ai partiti di appartenenza in modo da raccogliere consigli, suggerimenti e proposte per la soluzione dei problemi posti in discussione.

Tutto ciò riduce e in alcuni casi azzera il dibattito in consiglio, limitando l’impegno dei consiglieri “all’alzata di mano” richiesta dal Sindaco, con l’ulteriore mortificazione del ruolo e della funzione del consigliere.

Si evidenzia che la convocazione di urgenza è diventato il metodo normale utilizzato da questa amministrazione. Non c’è stato in questi anni un consiglio comunale che non sia stato convocato di urgenza.

L’urgenza e i pochi consigli comunali convocati è diventata la prassi.

Se non vi fosse l’obbligo di legge di convocare il consiglio comunale ogni qualvolta si tratta di bilancio nelle sue diverse declinazioni (bilancio di previsione, consuntivo, variazione, ecc) molto probabilmente il consiglio non sarebbe mai stato convocato.

In virtù delle su esposte considerazioni i sottoscritti consiglieri non parteciperanno ai lavori del consiglio comunale, riservandosi ogni azione per riportare a Crispano un minimo di agire democratico nella gestione politico-amministrativa del nostro comune”.

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