Resta sintonizzato

Cronaca

Omicidio a Mergellina, assassino celebrato sui social: “Brindiamo all’ergastolo”

Pubblicato

il

L’omicidio di Francesco Pio Maimone, avvenuto lo scorso sabato a Mergellina per una lite che non lo riguardava, ha lasciato una ferita profonda nelle persone che lo volevano bene e non solo.

Tuttavia, quanto sta accadendo nelle ultime ore ha dell’incredibile, visto che il suo presunto killer Francesco Pio Valda, viene osannato sui social per quel gesto. Infatti, amici e familiari dell’omicida non lesinano messaggi di solidarietà al suo indirizzo, esortandolo a resistere.

Inoltre, qualcuno della sua gang vede l’arresto per omicidio come un grande traguardo, tanto da rendere necessario un brindisi con lo champagne. Pertanto, le parole del fratello sono in tal senso esemplificative: “La mia Camorra non è delinquenza, ma rispetto alla legge dell’onore”.

A tal proposito, non tarda ad arrivare la replica del deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha così commentato la situazione:

“Ovviamente per la vittima e la sua famiglia neanche una parola. Oggi un assassino, un criminale, uno che ha spezzato una giovane vita è visto come un mito, un eroe le cui gesta vanno emulate. La colpa? Ovviamente dell’eccesso di tolleranza e di garantismo avuto negli ultimi decenni, che ha fatto sì che i giovani cresciuti in ambienti difficili e con un’alta percentuale di presenza criminale credano che tutto gli sia consentito, che con la violenza, senza limiti, si possa ottenere tutto”.

Poi, continua: “Perché tanta violenza e perché Mergellina è diventata una zona ad altissimo rischio? In realtà è da decenni che alcune aree della zona, alcuni chalet, costituivano un punto di ritrovo di malavitosi che tra un sorso di gin, una pippata di coca, una canzone neomelodica che inneggia a latitanti ed ergastolani, si godevano la bella vita e discutevano, magari, dei loro business o progettavano un omicidio. Al di là del degrado culturale e sociale a cui spesso si assisteva, la violenza restava confinata nel linguaggio, nei modi e nei comportamenti sociali senza invadere il mondo perbene. È soltanto negli ultimi anni, invece, che la violenza ha sconfinato. Con la repressione dello Stato e con le continue guerre tra clan, molti boss ed organizzazioni si sono ritrovate dietro le sbarre lasciando vuoti di potere e territori scoperti. In questi buchi si sono insinuate altre realtà, essendo la Camorra organizzazione non verticistica ma orizzontale, non elitaria ma di massa, come le baby-gang, attratte dai guadagni facili, senza fatica”.

Infine, conclude: “Le nuove giovani leve della Camorra, che non hanno come punti di riferimento i vecchi boss, quasi tutti in carcere, sono affascinati dalla figura del camorrista-eroe ribelle propinata spesso dalle fiction, seguono il mito della violenza senza limiti per ottenere tutto ciò che possono prendersi. Così Mergellina, come altre zone della città, si è trasformata da punto di summit a zona dove gli aspiranti giovani boss danno prova della loro forza e del loro coraggio, regolando i conti con i nemici”.

Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, 30 genitori aggrediscono maestra: ora insegnante indagata

Pubblicato

il

È stata iscritta nel registro degli indagati la docente di sostegno aggredita la scorsa settimana da un gruppo di circa trenta genitori presso la scuola Salvati di Castellammare di Stabia. Si tratta di un «atto dovuto» da parte della procura, come riportato dal quotidiano Metropolis, per permettere accertamenti sul cellulare dell’insegnante, sequestrato dopo la denuncia di cinque genitori. Questi ultimi hanno riferito agli investigatori dell’esistenza di una chat tra la docente e alcuni alunni, in cui sarebbero stati condivisi audio e video con contenuti a sfondo sessuale.

Continua anche l’inchiesta riguardante la spedizione punitiva organizzata da diversi genitori, avvenuta presso la scuola del quartiere Scanzano. Durante l’incidente, oltre alla docente, è rimasto ferito anche il padre dell’insegnante, intervenuto per difendere la figlia.

Continua a leggere

Cronaca

Scampia, scoperto deposito abusivo di rifiuti con oltre 40 elettrodomestici

Pubblicato

il

Nell’ambito delle attività di contrasto al fenomeno dell’illecito abbandono e gestione illecita dei rifiuti, personale Polizia Locale Unità Operativa Scampia, in via Anna Maria Ortese, ha scoperto un deposito illecito di Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) dove erano stati illecitamente stoccati 43 grandi elettrodomestici come lavatrici, caldaie, televisori, forni.

Sul posto è stato sorpreso un 39enne napoletano intento ad asportare varie parti elettriche e ferrose. La Polizia Locale ha provveduto al sequestro penale dell’area, di proprietà comunale, ove erano stati stoccati i rifiuti e a deferire all’autorità giudiziaria il trentanovenne per i reati di gestione illecita di rifiuti e invasione di suolo pubblico.

Nel corso della stessa operazione sono stati sanzionati con una multa da 51,64 euro due soggetti che conferivano rifiuti domestici fuori orario ed in contenitori non idonei.

Continua a leggere

Cronaca

Torre del Greco, denuncia marito violento e fa scoprire giro d’usura

Pubblicato

il

Una donna ha denunciato le violenze subite dal marito, portando alla scoperta di un usuraio seriale a Torre del Greco. Un uomo di Torre Annunziata è stato arrestato con diciotto capi d’imputazione, di cui quindici per usura, due per estorsione e uno per possesso di armi. I carabinieri della stazione di Boscoreale lo hanno colto in flagrante mentre, insieme al nipote, riscuoteva 300 euro in interessi da una delle sue vittime.

Le indagini sono iniziate dopo la denuncia della donna, che ha rivelato come il compagno fosse frustrato dai debiti accumulati con usurai. I carabinieri hanno così avviato un monitoraggio, riuscendo a identificare l’usuraio tramite intercettazioni telefoniche. È emerso che l’uomo aveva rapporti con almeno sette vittime, a cui chiedeva mensilmente somme tra 100 e 500 euro.

Le intercettazioni hanno rivelato la pressione esercitata dall’indagato sulle vittime, che includeva minacce e intimidazioni. Le dichiarazioni delle vittime hanno confermato le accuse e svelato il modus operandi dell’usuraio, che sfruttava la vulnerabilità di commercianti in difficoltà. Dopo l’arresto, i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo e un suo terreno, trovando circa 20.000 euro in contante, gioielli, orologi di valore e un’arma da fuoco illegalmente detenuta.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy